Dalla Cigl denunciano come alcune cure e prestazioni garantite gratuitamente ai cittadini, come piccoli interventi di chirurgia (cataratta, ernia al dito a martello o il tunnel carpale), con i nuovi Lea diventeranno a pagamento: in aggiunta anche alcune prestazioni, complessivamente 24, che ora vengono effettuate in Day Surgery diventeranno ambulatoriali e quindi richiederanno il pagamento del ticket. Tradotto: incassi maggiori di circa 20 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale mentre gli altri 40 milioni stimati entreranno in virtù dell’introduzione di nuove prestazioni ambulatoriali nell’elenco dei Livelli essenziali di assistenza
Prestazioni a rischio in questo quadro: quelle in artroscopia, ernia inguinale, calcoli, ricostruzione della palpebra, interventi sul cristallino e amputazione delle dita della mano e del piede.
La Cigl giudica in modo positivo l’idea di una ridefinizione dei Lea, ma si oppone al fatto che i nuovi ticket vengano scaricati sulle spalle dei cittadini e, in particolare, sulle fasce più deboli come gli anziani.
Sul decreto sui Lea manca ancora il parere delle commissioni parlamentari, solo dopo si passerà alla fase operativa: le nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore gradualmente nel corso del 2017.