Onore al Maestro Palmo Policella

Paolo Porrone
23/12/2016
Territorio
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Ieri  fatto ritorno alla Casa del Padre, presso l’Ospedale S. Eugenio di Roma,  un uomo che ha sfidato il secolo della nostra Atene del Sannio, il Maestro di scuola e di vita Palmo Policella.  Alla veneranda età di 96 anni egli ha lottato come un leone contro, una doppia frattura del femore ripetutasi a distanza di due anni. Il suo spirito indomito come nel Dna delle persone natie di Poggio Sannita (ci piace dire Caccavone) aveva fatto breccia nell’animo di tutti gli Agnonesi ed in particolar modo nel cuore del sua Sposa, la maestra  Custode Li Quadri, sua moglie e  dolce compagna di una vita intera.

Il suo pionierismo pedagogico, ha dominato per oltre 45 anni, allorché i Maestri di un tempo battevano le nostre strade, quelle dell’agro in particolare armati di stivali e Cappotti fatti in casa, per portare la cultura dappertutto e per forgiare i professionisti del domani, nella polvere e nel fango delle strade sterrate di un tempo,  della nostra Agnone e del nostro Molise, ma sempre nello stacanovismo e nella irriduciblità che gli erano consoni. Egli riuscì a prestare la sua opera didattica, in maniera mirabile,  anche nel travagliato e complicato periodo del fascismo.   Nato da una famiglia di  laboriosi possidenti terrieri egli si era elevato al rango di Maestro, praticamente da autodidatta; durante la seconda guerra mondiale, per lunghi anni, anche in Grecia ed Albania egli si era distinto come soldato coraggioso, divenendo persino un cuoco provetto…. Prelibati erano i dolci da lui preparato con cui deliziava tutti i suoi figli, nipoti e parenti. Dotato di una pazienza e di una dolcezza innate, con il suo sorriso disarmante, la sua bontà, la sua generosità,  erano  capaci di squarciare il cuore di chiunque lo avvicinasse.    Dentro di lui, dunque, non c’era il lassismo del rassegnato pensionato pantofolaio, ma l’animus del guerriero che a quasi cento anni era ancora iperattivo e non si arrendeva mai.  

“Grazie Maestro Palmo per averci fatto vivere l’epopea di un secolo, che hai cavalcato a pieni polmoni, da protagonista, giammai da comparsa.

Sei stato un Padre ed un marito senza pari, traendo dal ministero della famiglia, che tu veneravi, l’energia che ti rendeva orgoglioso delle tue figlie,  che ti avevano dato soddisfazione, la preside Letizia  e Maria Rosaria, Dirigente bancario, ma soprattutto di tua moglie Custode, a cui eri legato da un amore indissolubile, che sfida le rovine del tempo!   Oggi, Agnone, alle h. 15.000, presso la chiesa Parrocchiale di S. Emidio, ti renderà onore.

Un eroe , dunque, della cultura molisana esce dalla scena della vita terrena, per poter, però, con la benedizione di Padre Pio, raggiungere il trono dei grandi.

Ciao Maestro Palmo: Maria, Angelo, Paolo, Maria Giulia, Azzurra e Maristella Porrone”

Agnone li 23 dicembre 2016

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