Foto copertina Agnone, località Guado Liscia, pullman Sati che trasporta i lavoratori dello stabilimento Sevel, rimasto bloccato e costretto a tornare indietro. Foto di Reitano Totaro del 20 Gennaio 2017
Dal dirigente sindacale UILM Cimone Emanuele, giunge un appello accorato e al limite della sopportazione, per tutti i disagi che periodicamente i lavoratori di Agnone e paesi limitrofi, sono costretti ad affrontare per raggiungere lo stabilimento Sevel, il loro posto di lavoro, nella Val di Sangro. L'appello e' di chi ama la propria terra e amerebbe restarci, e' rivolta alle istituzioni, e descrive il calvario quotidiano che affrontano su una rete viaria normalmente fatiscente, ma che con le nevicate diventa letteralmente impraticabile. La significativa domanda che il dirigente sindacale fa alle istituzioni, " I vertici del governo della Regione Molise vogliono chiudere per caso l'Alto Molise..?" è pregna di contenuti che presagisce la desertificazione. di un territorio
"Salve,sono Cimone Emanuele residente in Agnone, lavoratore pendolare presso lo stabilimento Sevel di Atessa (FCA) dove dal 1995 lavoro con altre 150 persone suddivise su 3 turn,i pendolari anch'essi provenienti da tutti i paesi limitrofi dell'Alto Molise sempre in provincia di Isernia.
Io sono delegato sindacale Uilm da almeno 15 anni e rappresento quotidianamente la maggior parte dei lavoratori sopra citati.
Oggi mi vedo costretto a lanciare questo grido di dolore per tutto quello che subiamo ma non per il lavoro ma per le condizioni del territorio da dove proveniamo, abbandonato totalmente dalle istituzioni, per la viabilità che paragonata a quella del terzo mondo è un'offesa a quest'ultimo
Il servizio di trasporto regionale( pullman SATI) viene svolto su tre turni con enorme difficoltà, soprattutto nel periodo invernale, perchè la situazione di abbandono e incuria della rete viaria molisana e abruzzese si aggrava ulteriormente e le strade vengono lasciate letteralmente al caso.
Non si effettuata una pulizia neve adeguata alla grave situazione e tantomeno viene effettuato lo spargimento di sale. Questo causa ripetute ssenze dal lavoro indipendenti dalla nostra volontà con una ricaduta sui liveli di produttività delle aziende.
Una riflessione nasce spontanea: I vertici del governo della Regione Molise vogliono chiudere per caso l'Alto Molise..? Noi siamo esausti nel fare sacrifici per conservare il posto di lavoro. Abbiamo resistito finora perchè amiamo la nostra terra e siamo legati alle nostre radici, ai nostri affetti, alla nostra gente alla nostra terra ma a tutto c'è un limite e credo che si stia superando il nostro livello di sopportazione.
Purtroppo se l'assenza delle istituzioni si protrae saremo costretti ad abbandonare le nostre case e trasferirci nei territori maggiormente rappresentati dalle istituzioni dove i cittadini e le loro esigenze vengono tenute in considerazione e dove certamente non si ricordano di noi solo quando c'è da pagare le tasse che giustamente paghiamo,o votare. Siamo cittadini attenti,che amano la loro terra e la legalità ma pretendiamo in cambio i servizi essenziali , rete viaria efficiente, sanità, scuole sicure.. .Convinti di essere considerati la salutiamo cordialmente."