Trasporti, tagli....solo e sempre tagli

Lettera aperta dei lavoratori pendolari di Agnone

Lettera fiirmata
22/04/2011
Attualità
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AGNONE. I sindaci dell’Alto Molise riunitisi in regione con l’assessore preposto, nel mese di settembre, hanno ”ristrutturato” il servizio trasporti. Per Agnone, ristrutturare qualcosa, significa tagliare. E così è stato, diverse linee sono state cancellate, con buona pace dell’assessore agnonese, delegato dal sindaco, che ha firmato a favore del provvedimento senza capire e rendersi conto del danno arrecato ai propri concittadini. Una delle conseguenze di tale decisione e stato l’allungamento del percorso del pullman degli operai pendolari che si recano nella zona industriali di Pozzilli, costretti a transitare per Carovilli e deviare per Isernia-Santo Spirito. Tra andata e ritorno oltre mezz’ora di viaggio in più. Si ricorda che questo servizio è stato istituito sedici anni fa, chiesto fortemente dai lavoratori stessi e appoggiato dall’allora assessore regionale Mario Verrecchia, e che tassativamente prevedeva la “direttissima” Agnone-Zona Industriale di Pozzilli-Venafro. Già qualche anno fa si paventò tale penalizzazione, ma ci fu la difesa appassionata di Candido Paglione, all’epoca inquilino in Regione, sempre pronto e disponibile. Prospettato il problema al sindaco di Agnone e ad assessori locali, nessuna attenzione, anzi l’invito a noi agnonesi a “scendere con i piedi per terra” altrimenti potrebbe addirittura venir cancellato totalmente il servizio. Parliamo di un nutrito numero di operai che quotidianamente si recano nella zona industriale di Pozzilli, quando potrebbero con le loro famiglie trasferirsi in quella zona, ma non lo fanno, perché LORO SONO E SI SENTONO AGNONESI. Il problema illustrato può sembrare di poco conto, ma è sintomatico di un disagio che Agnone vive da qualche tempo. Questo paese viene continuamente offeso da “governanti” improvvisati e interessati solamente ai propri egoismi. I tagli all’ospedale, ai trasporti, alle scuole e ad altri servizi non interessano a nessuno di loro. Non abbiamo uno straccio di avvocato difensore. Qualche personaggio preposto a tale ruolo viene indotto al silenzio e abilmente manovrato dal Maestro burattinaio. I lavoratori pendolari agnonesi

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