E' da poco che , con voce tremolante, mia madre mi sussurra al telefono, che il compare Giovannino ha fatto ritorno alla Casa del Padre. Come per il fratello Peppino, una male perfido lo ha rapito, senza però intaccare la sua personalità forte ed impavida.
La maggiorparte lo ricorderanno come un medico generoso, altruista, un'icona delle Commissioni mediche di invalidità e non solo, ma in particolare un baluardo di quello che oggi resta dell'Ospedale di Agnone.
Io e la mia famiglia eravamo particolarmente legati a lui in quanto mio Padre, aveva portato a battezzare sia lui che l'avvocato Peppino.
Nel ricordarlo anche come politico impegnato e Consigliere provinciale, mi preme evidenziare quello che era il suo profilo.
Un uomo semplice che non ha mai fatto pesare agli altri il suo pur importante ruolo.
Le sue caratteristiche erano tipiche dei Caccavones, un uomo inattaccabile, coraggioso, un lottatore che non si è mai arreso nemmeno a fronte della malattia che lo aveva colpito.
Un uomo serio, di grande dignità che ha saputo tenere il suo contegno intatto anche nella sorte non benevola che gli era toccata, quella dei tanti pazienti che ha curato in vita.
La sua prerogativa principale era l'umiltà; non l'ho mai sentito vantarsi in maniera smodata e smargiassa, come tanti. Il suo era il profilo del bonus pater familias, pronto sempre ad una parola di conforto nei confronti di tutti.
Estremamente sobrio, non si è mai piegato di fronte a nessuno, forte solo dei tanti sacrifici che lo avevano elevato al rango di Medico.
Ricorderemo sempre la sua sottile ironia, il suo sorriso, bonario, disarmante, i suoi baffi neri ed i suoi capelli corvini che, insieme al garbato portamento facevano di lui un uomo di classe.
Un leader silenzioso, un gentiluomo d'altri tempi, un marito ed un padre ineguagliabile, esce dalla scena della vita, ma non da quella dell'eternità che lo vedrà sedere in un sicuro posto in Paradiso. Ove andrà a riabbracciare suo fratello Peppino ed i suoi ineguagliabili genitori Ofelia ed Eduardo.
Alla sua famiglia, alla sua compagna di una vita la d.ssa Maria Concetta ed ai suoi figli il nostro cordoglio più sentito.
"Caro Giovannino, il tuo cuore gronda del sangue di tutte le persone che hai aiutato, con una generosità senza pari; gli Agnonesi, ma soprattutto i Caccavonesi ti hanno amato profondamente, cosa facilissima per chiunque ti conoscesse. Anche in Paradiso avrai un medico dell'anima che ti sosterrà , quello che ti ha tenuto in braccio sin da bambino.
Un abbraccio Giovannino, sarai sempre nel nostro cuore
Paolo Porrone e Famiglia"
Roma/Agnone li 15 marzo 2017