Il futuro del gioco consiste nel limitarne ogni forma, nessuna esclusa

28/03/2017
Informazione Aziendale
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Mai come nell'edizione di quest'anno di Enada si parlerà del futuro del gioco, dei migliori casino online e del riordino del settore e di quello che sarebbe meglio fare per renderlo sostenibile e per rimettere tutti gli operatori nella condizione di poter svolgere la propria attività con tranquillità. Ad Enada Primavera, infatti, si troveranno gli interpreti più in vista del mondo ludico, chi ne tira le fila, chi studia i progetti e poi li mette sul mercato, chi li gestisce e chi li acquista. Alla fine, nella Fiera di Primavera che ha aperto i battenti in questa settimana, ci sarà il “gotha del gioco”, ed ovviamente non solo quello italico, ed ecco perché non vi sarà migliore occasione per sviscerare e far conoscere i problemi di tutti.

Da sempre marzo, il mese di primavera, è quello che caratterizza questo evento, Enada, la fiera del gaming italiano, che quest'anno promette grandi cambiamenti ed una nuova organizzazione. Questa Fiera recentemente ha subito variazioni societarie e questo forse si potrebbe riflettere sull'esposizione e se possibile ulteriormente migliorandola: nello scorso novembre è nata, infatti, Exhibition Group (già conosciuta come Ieg), frutto dell'integrazione fra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Il Gruppo, che attualmente consta di ben 280 professionisti, ha sedi a Milano, Torino, Dubai e San Paolo.

La nuova struttura, società per azioni, ha una organizzazione molto più ampia ed anche maggiormente specializzata ed anche Enada, ovviamente, ne trarrà beneficio, avendo a disposizione un team più ampio di professionisti. Ieg è il primo esempio in Italia di “unione” tra società fieristiche ed ha, come obbiettivo principale, quello di valorizzare ed internazionalizzare alcune delle filiere produttive più importanti, fra le quali emerge naturalmente anche quella del gioco. Senza dimenticare che Enada è la piattaforma di riferimento di tutto il bacino mediterraneo ed a tutti gli effetti è un volano commerciale irrinunciabile per l'intero mondo del gioco.

Quello di cui si discuterà indubbiamente in Enada sarà l'approccio che la riforma del gioco ha intavolato: unico obbiettivo sembrerebbe quello di limitare unicamente le apparecchiature da intrattenimento. È un approccio sbagliato perché si dovrebbe guardare verso la diminuzione di tutti i giochi, in generale, perché ogni gioco porta un tipo diverso di attrattiva ed ogni gioco ha i suoi ”seguaci”. Ma non solo le “famigerate macchinette” portano ad un “abuso”. Si sono viste persone, facilmente influenzabili, coinvolte in modo eccessivo persino dai Gratta&Vinci! Quindi, il riordino deve comprendere tutto quello che gravita attorno e dentro al gioco con vincita altrimenti si rischierebbe di discriminarne un comparto: ed invece bisognerebbe che tutto sia “riofferto” in modo diverso e più congruo al territorio.

Senza contare che in questo particolare momento del gioco pubblico con vincita e dei casino online legali, sarebbe veramente opportuno riqualificare il gioco senza vincita in danaro, quindi, come puro e sano divertimento fruibile da tutti i giocatori. Il divertimento è per tutti coloro che lo cercano e forse sarebbe proprio l'ora che l'amusement si riappropriasse del terreno che ha perso in virtù del gioco con vincita in danaro. E questo “discorso”, indubbiamente, sarà affrontato in Enada: sembrerebbe proprio il posto giusto per una sorta di risalita di questo comparto, l'amusement, vista anche la situazione che il gioco “maggiore” sta passando a causa delle ristrettezze operative cui è costretto a sottostare.

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