Un operaio della Sevel di Atessa, il più grande stabilimento italiano del Gruppo FCA, è svenuto dopo un infortunio.
Il segretario provinciale Fiom-Cgil, Davide Labbrozzi racconta: “Un addetto allo svolgimento delle attività di montaggio – spiega – ha urtato violentemente la testa su un braccio meccanico per il sollevamento dei sedili. L’incidente ha provocato la perdita di conoscenza e la caduta a terra di un lavoratore che aveva appena iniziato il turno". Ad accorgersi di quanto era appena accaduto sono stati gli altri lavoratori, che non hanno esitato a dare l'allarme. "Ancor prima che i soccorsi arrivassero, il responsabile Ute ha chiesto ai lavoratori presenti di ignorare l’accaduto, di far finta di non vedere il corpo a terra e di riprendere il lavoro", aggiunge il sindacalista.
A seguito la Fiom Cgil ieri ha indetto uno sciopero di un'ora, dalle 7,45 alle 8,45, con l'intento di denunciare la questione sicurezza.Tutti i lavoratori del reparto hanno aderito alla mobilitazione in solidarietà con il lavoratore infortunato e contro la decisione dei dirigenti aziendali di non sospendere la produzione: "L’adesione allo sciopero – afferma la Fiom – è la prova che sono tutti d’accordo sulla protesta che mira a ridare un senso al lavoro in Sevel: l’individuo viene prima della produzione. Come Fiom torniamo a chiedere un confronto che mai come oggi è necessario per ristabilire il giusto valore della qualità della vita in Sevel". Dal canto suo l'azienda ha replicato: "I soccorsi sono scattati immediatamente seguendo le procedure d’intervento interne e questo aspetto è stato fondamentale per aiutare il dipendente a riprendersi".