Dura e sferzante dichiarazione a mezzo Fb del Partito Democratico del Circolo" Libero Serafini" di Agnone, che accusa l'attuale Giunta Marcovecchio di inadeguatezza politica e di propaganda tramite ripetuti quanto inutili comunicati stampa sulla annosa questione dell'Ospedale S. F. Caracciolo di Agnone. Lo fa ripercorrendo le tappe politiche che l'ex giunta Carosella ha dovuto perseguire per addivenire al riconoscimento per il Caracciolo di Ospedale di zona particolarmente disagiata, risultato che rischia di essere vanificato dall'inadeguatezza politica dell'attuale giunta.
Annoso problema quello dell'Ospedale Caracciolo, che copriva le esigenze sanitarie di un territorio come l'Alto Molise, territorio isolato geograficamente, con tempi di percorrenza elevati per raggiungere i centri sanitari prossimi, Campobasso e Isernia e condizioni climatiche invernali che dilatano ulteriormente i tempi di percorrenza o addirittura, come nei mesi di gennaio e febbraio 2017, ne impediscono il raggiungimento.
L'ospedale, seppur vero, essere oramai sulla carta un ospedale di area particolarmente disagiata, nella realtà non e' stato ancora adeguato strutturalmente e fornito dell'organico e le professionalità necessarie, ed a oggi , la popolazione e' costretta al turismo sanitario, regionale ed extra regionale
Di seguito:
Circolo PD "Libero Serafini"
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"La precedente Amministrazione di centrosinistra del comune di Agnone per ottenere il riconoscimento di Presidio Ospedaliero in Zona Particolarmente Disagiata per il San Francesco Caracciolo ha dovuto mettere in piedi un’azione politico istituzionale senza precedenti. Il coinvolgimento di ventidue Sindaci, 13 molisani e 9 abruzzesi, un’Interrogazione Parlamentare, una Risoluzione all’unanimità del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, un doppio incontro addirittura con il viceministro alla sanità Vito de Filippo prima a Roma al Ministero e poi ad Agnone.
Siamo molto preoccupati nel constatare che invece la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcovecchio pensa di affrontare il problema con continui comunicati stampa propagandistici, dimostrando nei fatti una totale inadeguatezza nel gestire i complessi rapporti istituzionali. Il pericolo è quello di vedere vanificati tutti i precedenti sforzi."