CASTELGUIDONE - Il postino, almeno un tempo, suonava sempre due volte... a Castelguidone rischia seriamente di non suonare più. Disservizi postali nel piccolo centro montano del Vastese, dove la corrispondenza arriva ormai ogni dieci giorni, se tutto va bene. L'ufficio postale del paese funziona a singhiozzo, ormai da anni, aperto un paio d'ore solo al mattino. Per la consegna della posta presso le abitazioni, invece, i disagi sono andati moltiplicandosi negli ultimi tempi. "Non è possibile ricevere la corrispondenza una volta ogni dieci giorni. - si lamenta una residente che svolge anche un mestiere delicato - Se si aspettano documenti importanti e magari quando il postino passa non ci sei si rischia seriamente di dover aspettare altri dieci giorni". Una situazione intollerabile, che tuttavia non è certo isolata e non riguarda solo Castelguidone. Nei giorni scorsi, infatti, i residenti di Torrebruna si erano rivolti alla stampa locale per denunciare un analogo disservizio. Il sindaco di Torrebruna, Nicola Petta, ha fatto sapere di aver contattato in responsabili dell'azienda Poste Italiane per il Vastese, dai quali tuttavia non è riuscito ad ottenere nulla di concreto. Il problema ha un nome: taglio del personale. I dipendenti delle Poste sono stati ridotti, e ovviamente l'azienda preferisce penalizzare quelle realtà periferiche, meno redditizie. La solita storia dei servizi tagliati dove già ce ne sono pochissimi. Lo stesso problema della corrispondenza a singhiozzo si registra anche a San Giovanni Lipioni, in altri centri del Medio Vastese e addirittura a San Salvo. Il sindaco della città litoranea, Marchese, ha più volte scritto lettere di protesta all'azienda, senza riuscire ad ottenere nulla, se non promesse di intervento puntualmente disattese.