Maggio 2017, Carla Cerbaso è selezionata per (CON)FUSIONI, l’inusuale mostra dell’incompiuto che si sta svolgendo nei locali del Diocleziano a Lanciano e si potrà visitare fino al 28 maggio.
L’artista attraverso un’istallazione ha spiegato il percorso con il quale giunge all’opera, utilizzando rimandi di sabbia, acqua , pesci, fogli trasparenti con suoi scritti, bozzetti, sculture plasmate negli anni….tutto per giungere attraverso una spirale alla sua ultima opera scultorea, celata da un telo…incompiuta, perché il tema non è l’opera in se, ma il percorso attraverso il quale si compie.
Sull’ opera scrive:
Cerco me stessa nella natura riconoscendo la mia anima nelle sue forme. Nei rami degli alberi si impigliano i miei pensieri, sono una microcellula della grande complessità, faccio parte di tutto ciò che è vita, e la vita è anche nella semplice terra che unita all’acqua, per mezzo delle mie mani crea un manufatto che esprime il sentire dell’uomo, e se questo manufatto d’argilla riesce a provocare un’emozione, allora si chiama arte. E’ complesso trovare l’armonia, la ricerca continua, l’opera è alla ricerca di se stessa …