Che succede nel nucleo storico del comitato il Cittadino c'e'? Il Comitato, costituitosi nel 2011, tra i suoi fondatori vedeva Don Francesco Martino e Nunzia Zarlenga, autori e autrici di punta, con l'attuale presidente Enrica Sciullo,di quasi tutte le battaglie comuni a difesa dell'Ospedale San Francesco Caracciolo La fondatrice storica Nunzia Zarlenga appare evidente che ha segnato le distanze, chiusa in un riserbo impenetrabile.
Invece vere scintille e prese di distanza con la presidente del comitato da parte di Don Francesco Martino. A commento di alcune dichiarazioni del sacerdote ne e' scaturito un feroce atto di reciproche accuse pubbliche( vedi post allegato) Sarebbe interessante e quasi doveroso nei confronti dei cittadini che si vedono rappresentati nelle istanze soprattutto sanitarie dal Comitato il Cittadino c'è, venire a conoscenza delle reali motivazioni di tanto astio, soprattutto, se la evidente spaccatura esula da problemi personali, ma deriva da scelte strategiche, operative, del presidente in carica e assemblea.
Nel Comitato il Cittadino c'e' dal 2011, dall'atto dell'assemblea costitutiva, molte cariche sono cambiate, ma mai si era giunto a conflitti cosi evidenti tra presidente e i maggiori e più esposti soci fondatori. Molti aderenti al comitato il Cittadino c'è, ne supportavano e condividevano le iniziative anche a fronte della presenza dei soci fondatori che oggi si chiamano fuori. La spaccatura, la divisione va ufficializzata e motivata, come succede in tutti gli organi che hanno la pretesa di rappresentare i cittadini, o sono stati delegati a farlo.
Enrica Sciullo: Don Francesco, informarsi prima di parlare no vero? ...uniti e compatti solo a tavola! Complimenti.
http://Francesco Martino Signora Sciullo io e lei non abbiamo più niente da dirci. Io con piacere non partecipo più alle riunioni del suo comitato che lei presiede non avendo rispetto delle persone e attribuendo falsità al sottoscritto e non certo partecipo più alle vostre tavolate nè posso per la mia malattia permettermi alcuna tavolata. Quello che so so e mi informo per quello che posso. Se lei sa altro, non lo comunica, agisce per conto suo è un suo diritto, e una sua strategia, ma non conti nè sulla mia comprensione nè si permetta più di offendermi ed attaccarmi nella sacrestia della cappella ospedaliera in pubblico come ha fatto dopo l'incontro con l'onorevole Venittelli asserendo di aver denigrato in quell'incontro alle spalle il Dott. DI NUCCI, o a causa di Paride Annibballe ad inizio gennaio quando lei vergognosamente perché avevo finito la dialisi da poco ed ero venuto solo per vostro rispetto non ha esitato ad attaccarmi frontalmente irridendo anche la mia malattia. Non voglio più avere a che fare con lei per nessun motivo
Enrica Sciullo Una cosa è certa! C'erano e ci sono testimoni dell'accaduto e dei fatti gravi di cui lei parla, come dei suoi comportamenti.