Il decreto su i vaccini è passato dal Senato alla Camera. Solo 10 su 12 vaccini saranno obbligatori e le multe saranno meno salate.

Redazione
21/07/2017
Attualità
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Dieci vaccini obbligatori e gratuiti anziché dodici, quattro fortemente raccomandati e proposti con chiamata attiva. Sanzioni per i genitori disubbidienti, ma più basse di quanto prevedesse il decreto in prima battuta, eliminata la possibilità di perdere la patria potestà per chi non fa vaccinare i figli. Il decreto passato ieri in Senato – approda ora all’ esame della Camera che dovrà approvarlo in tempi rapidi e senza modificarlo prima della scadenza del 6 agosto – non è forse proprio quello che avrebbe voluto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ma ci si avvicina parecchio, tanto che lei stessa si dice soddisfatta del voto larghissimo e trasversale: «La politica ha capito di dover affrontare delle emergenze sanitarie e di dover tutelare i bambini, anche quelli che non possono essere vaccinati. E con 3.672 casi notificati di morbillo e tre decessi siamo stati costretti a ricorrere all’ obbligatorietà». Da settembre quindi le dieci vaccinazioni obbligatorie – erano quattro – diventano requisito per l’ ammissione alle scuole da 0 a 16 anni. Ma non c’ è tempo per garantire a tutti i bambini d’ Italia di provvedere entro lo squillo della prima campanella. Quindi: nessuna deroga per i più piccoli che potranno andare all’ asilo solo se in possesso del certificato di vaccinazione. Dopo i sei anni, e fino ai 16, invece cominciano le deroghe: a scuola si va anche solo con un’ autocertificazione dell’ avvenuta vaccinazione (con certificato da presentare entro il 10 marzo) o con lo scontrino della Asl a dimostrare che si è prenotato l’ intervento. Con ciò si intende dare altri mesi alle aziende sanitarie per organizzarsi giacché in molti casi hanno fatto sapere che il decreto genererà il caos nei distretti. La palla passa quindi ai dirigenti scolastici che dovranno segnalare i bimbi non immunizzati alla Asl, la quale dovrà richiamare i genitori. Se mamma e papà continueranno a dire di no alla siringa scatterà la sanzione: da 100 a 500 euro, a seconda del numero di vaccinazioni non fatte. «È un buon compromesso – ragiona Walter Ricciardi, presidente dell’ Istituto superiore di Sanità – si copre l’ area di emergenza di un possibile ritorno di alcune malattie. Contiamo molto sulla capacità di persuasione dei servizi e dei medici, l’ obiettivo dei tanti emendamenti è quello di puntare più all’ informazione che alla costrizione. C’ era bisogno del coraggio della politica, sostenuta dalla scienza. E noi ci siamo». Un buon modo di rispondere all’ allarme rosso lanciato dall’ Oms per il morbillo in Italia che – ha sottolineato Flavia Bustreo, assistente direttore Onu per la Salute – ci pone come fanalino di coda in Europa. Intanto il Codacons pubblica i nomi dei 172 senatori che hanno votato sì. Chiederà ai cittadini di non votarli più

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