“L’anno scorso di questi tempi non avrei mai pensato di finire a Trivento...”. E’ la risposta che l’attaccante Roberto Aquaro fornisce alla domanda di un possibile ritorno in granata dopo che Massimo Agovino si è detto pronto a riabbracciarlo. “Mai dire mai, una eventuale proposta mi farebbe sempre piacere, poi con il mister ho un rapporto del tutto particolare – insiste il centravanti pugliese da Roma dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza – tuttavia bisognerà valutare la situazione a 360 gradi”. Intanto da Trivento ad oggi nessuna chiamata. Aquaro conferma. “Da parte della società gialloblu non ho ricevuto telefonate anche se so che sono impegnati nel riassetto societario, dopodiché penso si occuperanno di costruire la squadra”. Nel frattempo il Martina Franca (la squadra della sua città dove ha iniziato a tirare i primi calci) è stata promossa in serie D dopo lo spareggio vinto con il Cerignola. Più di qualcuno ha ipotizzato un accostamento di Aquaro alla causa biancoazzurra. “Su questa possibilità resto molto scettico, sono uno di quelli che sostiene la tesi che nessuno è profeta in patria. Vedremo”. Insomma, un Roberto Aquaro che lascia tutte le porte aperte in attesa della fatidica chiamata... Agovino – Sabelli: contatto – Una chiacchierata durata un quarto d’ora per capire da dove ripartire con quali uomini e con quali progetti. E’ quella intercorsa ieri via cellulare tra il direttore sportivo dell’Agnonese, Maurizio Sabelli e il tecnico, Massimo Agovino. “Prima di ogni cosa – ha esordito l’allenatore campano – è necessario valutare il budget a disposizione dopodiché potremo fare qualsiasi tipo di ragionamento. Con Sabelli – ha proseguito – siamo rimasti che ci sentiremo alla fine del mese quando il quadro societario sarà delineato, mi auguro che gente come Carmine Masciotra e Franco Marcovecchio possa continuarci a dare una mano”. Intanto la società sarebbe intenzionata a seguire una linea di austerity valorizzando i giovani del posto.