Ricordo della sig.ra Adelina Di Laudo, vedova Moauro

Paolo Porrone
20/10/2017
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Carissimi Angiolino e Dino, carissimi tutti di famiglia ,

abbiamo avuto un momento di sgomento nell’apprendere, per il tramite di comuni amici, la ferale notizia del ritorno alla casa del Padre della vostra amata mamma Adelina. In questi momenti riaffiorano sicuramente nella vostra mente i momenti più significativi di quando eravate bambini (un flash, vedo ora Dino che un paio d’anni fa accompagna in lacrime sua madre a fare la comunione in chiesa)  ed ella Vi ha cresciuto nella rettitudine, nell’affetto e nell’amore illimitato che  sicuramente Vi donava senza riserve. Anch’io, purtroppo, già da 16 anni ho vissuto questo dolore con mio Padre! Di conseguenza capisco il vostro status attuale. Credo, però, per il poco che mi è dato di sapere ,che leggevo nelle Vostre apprensioni, nei Vostri sospiri tutto il trasporto e l’amore che dei figli possono avere nei confronti della propria Madre. Spero che in tale frangente Padre Pio, il Santo a  me caro, vi possa essere di sostegno e di aiuto nella certezza che ella,  nella sua vita bucolica, nella nostra fede cristiana è ancora e sempre in mezzo a noi non solo nel ricordo, ma  nell’enorme patrimonio di valori, lasciato in dote, e nel rango di quelle madri eroiche, secolari (visto che la sua vita ha attraversato, senza sosta a pieni polmoni il nostro secolo) irripetibili, di un tempo, pronte a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, a sacrificarsi  a donare la propria vita per i loro figli e delle quali, oggi, purtroppo, si  è persa traccia nella notte dei tempi.

Ella sopportava in silenzio, come tutta la sua vita le sue sofferenze e gioiva in maniera sommessa per tutte le soddisfazioni che ella riceveva da figli e nipoti.

Le comunità Poggesi ed Agnonesi vi dicono grazie (anchealle affettuosissime nipoti Adele. Lorella, Maria Grazia) per tutto quello che avete fatto per vostra madre, (cioè l’impossibile) con una dedizione senza pari e con un amore sconfinato, che ingentilisce il vostro animo già nobile.

L’unica consolazione è rappresentata dal fatto che ella, va riabbracciare il suo amato sposo in Paradiso, anelando al trono dei giusti e dove troverà un medico delle anime pronto ad accoglierla come faceva quando era in vita!

Siate sereni perché anche dal luogo della verità ella saprà comunicare con te nell’alveo di un’affinità elettiva e di una sintonia che solo voi eravate e siete in grado di materializzare!

-Sig.ra Adelina, nostra caccavonese doc,  tra un po’ verrà sera, sii tu vicina a tutti noi (in particolare ad Angiolino e Dino) per consolarci e guidarci.-

 

Vi  siamo vicini

Con stima ed amicizia

Paolo Porrone e famiglia

 

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