Capita spesso di incontrarlo nei convegni, iniziative politiche, consigli comunali. Lui è Enrico, 25enne di origini agnonesi, che vive a Siena dove sta ultimando i suoi studi in Biologia Sanitaria. Barbetta finto incolta, occhi chiari, bel sorriso, abbigliamento casual e volutamente "scasciato"
Torna spesso a Agnone,e ama Agnone, dove ha trascorso e trascorre gran parte delle sue vacanze, le festività. Ha nonni, zii, cugini a Agnone e molti amici, i suoi hobby tanti, ma ama i lunghi e avventurosi viaggi per il mondo-
Enrico è "impegnato" politicamente? come si diceva negli anni "70? La sua presenza e partecipazione sostanzialmente costante alle iniziative politico- culturali agnonesi, orientano a pensare di si.
Dai brevi ma significativi scambi di vedute, conferma la sua propensione ad occuparsi di politica, ma come molti giovani, ama capire, e prova una certa diffidenza per i partiti e gli uomini politici in generale.
In effetti, in Italia si allarga il divario tra i giovani e politica. E ancora meno è la fiducia delle nuove generazioni verso le riforme istituzionali che partiti, Parlamento ed organi di governo stanno tentando di realizzare. Questo non significa che i giovani non hanno una idea di politica o di istituzioni, ma lo scetticismo prevale sull'impegno. Enrico e altri giovani probabilmente stanno cercando di superare la diffidenza, la non fiducia nella pratica politica odierna, aspirano e forse proveranno a modificare lo "status quo" attraverso la partecipazione diretta.
Solo le nuove generazioni, possono modificare fino in fondo gli attuali e stereotipati rituali politici e possono farlo perchè non hanno interessi di parte, privilegi acquisiti da difendere con le unghie e con i denti, ma devono sicuramente salvaguardare il loro futuro.