Approvata a Trivento "La variante di fabbricazione" con l'astensione del gruppo politico di minoranza "Trivento che vorrei"

Redazione
23/12/2017
Attualità
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Il consigliere comunale di Trivento, Tullio Farina, del gruppo di minoranza  "Trivento che Vorrei", commenta l'approvazione in consiglio comunale della variante di fabbricazione, entrando nel metodo e nel merito dell'approvazione da parte della maggioranza consiliare, a motivazione del voto di astensione del gruppo politico di cui e' il capogruppo

Di seguito:

Il 22 dicembre 2017 alle ore 19,00 in una sala comunale spettrale, vuota senza la presenza di nessun cittadino, o meglio di uno solo, senza la dichiarazione di voto della solita muta maggioranza consiliare e con la sola ricostruzione cronologica dell’iter burocratico fatta dal vicesindaco è stata approvata la variante al piano di fabbricazione. Non sappiamo in quale altro comune d’Italia un provvedimento così importante come un piano di fabbricazione sia stato approvato in modo così incolore ed inespressivo. Di fronte a tanta ignavia, degna dell’Inferno dantesco dove i peccatori corrono dietro un vessillo incolore, abbiamo cercato di sviluppare un confronto su una problematica così importate quale quella dello sviluppo urbanistico e territoriale del paese. Poiché è mancata la materia prima il tentativo si è concluso con la proverbiale frase che ha sempre caratterizzato la maggioranza cioè quella del sindaco che dice “  Se  non ci sono altri interventi si passa alla votazione”. Basti dire che il provvedimento è passato con sette voti favorevoli e cinque astensioni e per quelli che hanno espresso il voto favorevole non c’è stato nessuno che ha esplicitato i motivi di tale voto. Il gioco del silenzio iniziato dai consiglieri di  maggioranza  dal maggio 2014 continuerà fino alla fine della consiliatura.  Sarà difficile alla fine dare il premio al migliore perché il silenzio di tutti è assordante. In buona sostanza il piano di fabbricazione sin è auto approvato. Per doverosa informazione partecipiamo ai cittadini la dichiarazione di voto dei gruppi consiliari di minoranza che hanno giustificato i motivi della loro decisione

“Comunichiamo la nostra astensione ad un provvedimento che nella sua fase realizzativa non ci ha visto mai coinvolti. Come al solito ci siamo trovati di fronte ad atti compiuti, a pareri espressi senza possibilità alcuna di proposte o osservazioni. A dir la verità dovremmo votare contro, ma il senso di responsabilità ci induce ad essere benevoli nei confronti del paese. Solo qualche giorno fa siamo stati convocati dal consigliere comunale Daniele Molinaro ma a tale incontro non sono stati presenti né il sindaco né altri componenti della giunta, compresi gli assessori esterni, che avevano il compito di illustrare le direttrici di sviluppo territoriale che il piano prevede.

Ringraziamo l’architetto Ruggiero, che da molti anni ha lavorato sul piano, come se fosse stato la tela di Penelope, per i chiarimenti tecnici forniti, ma di certo il tecnico non poteva rispondere sul perché di certe scelte che solo l’organo politico ed amministrativo poteva e può dare. Ringraziamo anche il consigliere comunale Molinaro, che pur trovandosi in difficoltà nella sua doppia veste di consigliere comunale e di geometra operante nel territorio di Trivento, ha cercato di rendersi disponibile nel dare i chiarimenti richiesti, ma l’assenza dei principali attori non può essere in nessun modo giustificata

L’approvazione di un programma di fabbricazione è senza dubbio l’atto più importante e qualificante di un’amministrazione comunale perché da esso dipende lo sviluppo urbanistico e territoriale di Trivento per i prossimi 20 o 30 anni. Il piano di fabbricazione vigente è del 1994 ed ancora oggi condiziona lo sviluppo del paese. Sui piani di fabbricazione sono andate in crisi e sono cadute moltissime amministrazioni comunali a riprova della loro importanza. Non essere presente ad una riunione così importante, come la presentazione di un piano di fabbricazione alle forze politiche, la dice lunga sull’interesse dei proponenti.

Non entriamo nel merito della proposta del piano, considerato il poco tempo trascorso dalla data di  consegna  degli atti  e dalla data della  loro approvazione, ma qualche perplessità immediata ci sorge sulla zona di  Codacchio, dove nonostante le numerose frane attive e silenti si riscontrano nuove  aree di espansione urbanistica.

Non si vorrebbe un domani le nuove costruzioni siano travolte dalle frane. Così come più di qualche perplessità la   suscita la realizzazione della strada di circonvallazione che dovrebbe collegare il centro storico con la parte bassa del paese su  una zona  caratterizzata da un vasto movimento franoso.

 Riconfermiamo   comunque la nostra astensione anche   per il poco tempo avuto a disposizione nell’esaminare tutti gli elaborati tecnici. Ci riserviamo una decisione definitiva, alla fine dell’iter burocratico, quando il consiglio comunale dovrà pronunziarsi sulle osservazioni dei cittadini, con la speranza che questi ultimi escano dal letargo in cui sono caduti da almeno tre lustri durante i quali il paese è stato caratterizzato da una decadenza senza precedenti” .

Cogliamo l’occasione per formulare ai cittadini gli auguri di buone feste con la speranza che per il futuro possano non diciamo vedere,  ma  almeno sentire la voce degli eletti, particolarmente loquaci solo nella ricerca del voto".

 

 

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