1988-2018, trent'anni di attività culturale del Centro Studi Alto Molise di Agnone: la storia, le criticità, gli eventi programmati per la celebrazione

Maria Carosella
02/01/2018
Arte
Condividi su:

Trent’anni di attività culturale del Centro StudI Alto Molise di Agnone, intitolato a Luigi Gamberale, riempe di orgoglio la cittadina agnonese che può vantare una associazione culturale tra le più prestigiose nell'ambito molisano, conosciuta e apprezzata a livello nazionale, per la qualità, la quantità degli eventi, la durata nel tempo e l’appassionata dedizione di molti agnonesi che si sono avvicendati nella direzione del centro studi

Il Centro studi oggi è rappresentato da: Ida Cimmimo presidente, Saverio La Gamba vicepredidente, Armando Sammartino tesoriere, Marcella Amicone segretario, Bruno Cerimele, Paolo Bartolomeo e Serena Di Nucci consiglieri.

 In una appassionata video intervista con altomolise.net, alcuni degli attuali protagonisti.raccontano la storia, l’attualità, le criticità, le ipotesi sugli eventuali sviluppi, nonchè l'anticipo di alcuni eventi in programma per la celebrazione del trentennale 

  Il racconto di Marcella Amicone, segretaria dell'associazione, parte dalla fondazione, quando nel lontano 1988, con un atto costitutivo, 11 dicembre, grazie alla firma di 4 soci fondatori, Michele Carosella, Mauro Salzano, Francesco Palo Tanzj, Lucio Lemme nacque il centro Studi Alto Molise di Agnone e dopo alcuni giorni furono conferite le cariche e fu assegnata la presidenza al Prof Tanzj

 "Il Centro Studi, nacque con una motivazione ben precisa" racconta Marcella Amicone "quella di far emergere il patrimonio storico culturale di Agnone per approfondire la conoscenza delle proprie radici, partendo dal fatto che se Francesco D'Ovidio (Campobasso1849 – Napoli 1925) filologo e critico, l'aveva soprannominata  la piccola Atene del Sannio, un motivo doveva esserci, doveva esistere necessariamente un patrimonio storico culturale, fino allora ignorato da portare all’attenzione di un pubblico più vasto., in effetti fino ad allora, la cittadinanza poco ne sapeva" 

L'interesse era anche quello per il prof Baldassarre Labanca, filosofo, nato ad Agnone, specializzato di filosofia morale, noto a livello nazionale ed internazionale,docente presso università di prestigio quali Padova , Milano, Pisa e in ultimo  Roma,dove volle fortemente l'istituzione della cattedra di Storia del Cristianesimo.

 L'esordio pubblico del centro studi, in effetti, nel 1990, fu un convegno di tre giorni volto alla diffusione della figura e della filosofia del prof Baldassarre Labanca.

Il convegno riunì ad Agnone i piu importanti studiosi di molte università italiane, Pisa, Napoli, Roma, i cui atti furono pubblicati qualche anno dopo. Al primo grande convegno ne sono succeduti molti altri, abbracciando tematiche tra le più interessanti, conducendo ad Agnone filosofi, poeti, letterari, costituzionalisti, storici,di livello nazionale e internazionale e stabilendo collaborazioni con centri storici nazionali e filosofici, organizzando reading di poesie, convegni  che hanno condotto ad altri studi come quelli sull’emigrazione e sul Sannio e iniziative che nulla hanno da invidiare a quelle dalle maggiori e dotte città italiane.

  Trent'anni di intensa storia, con  il contribuito alla crescita e allo sviluppo, di molti personaggi di Agnone, giovani, meno giovani, uomini, donne  solo ed esclusivamente mossi da un unico interesse:  la passione e l'amore per la cultura,il sapere, la conoscenza, l'arte, la libertà di pensiero e la dedizione verso il  proprio paese.

 

Le condizioni storiche, sociali, culturali legate al territorio altomolisano, nei trent’anni trascorsi,sono decisamente cambiate. Se inizialmente il settore della cultura godeva di lauti finanziamenti pubblici, che  permettevano l’organizzazione di grandi convegni, oggi con i tagli verticali in tutti i settori pubblici, il centro studi vive esclusivamente dei proventi delle quote associative, dei residenti e dei soci residenti anche all'estero.  Lo spopolamento lento ma costante del territorio altomolisano, non permette il ricambio con  risorse giovani volte al rinnovamento in tutti i settori, non ultimo la politica  e le associazioni a vario titolo. Sono queste le criticità odierne di cui soffre il Centro studi.

I progetti comunque in campo sono ancora tanti. Sicuramente la cura e l’attenzione verso la parte rivolta alla comunicazione, e’ uno dei prossimi obiettivi del centro studi con  l’adozione di mezzi e strumenti oggi messi a disposizione dalla tecnologia e largamente usati. Il ripristino del sito internet, dove trasferire e rendere accessibile al mondo il know how del centro studi, documenti storici, fotografie, atti di convegni, “selezionando l’informazione,, per evitare false verità e aiutare nella comunicazione” affermava la presidente Ida Cimmino. Materiale prezioso che messo online, diventa consultabile  e accessibile a chiunque, giovani e meno giovani, in tempi reali.

 “Quello che e’auspicabile è innanzitutto condividere con i cittadini e i giovani il grande patrimonio del centro studi, oggi la condivisione è più semplice con la semplificazione dell'accesso alle fonti . Importante altresi è formare le menti alla libertà di pensiero, cioè saper stare intorno ad un tavolo con idee differenti ma essere aperti ad ogni tipo di confronto, lungi da ogni tipo di pregiudizio. Non vogliamo apparire come un gruppo autonomo, come quelli dalle porte chiuse o aperte a pochi , ma bensì con le porte spalancate al confronto e alla partecipazione " Dichiarava il dott Sammartino

Quest’anno nella ricorrenza del trentennale dell’attività del centro studi i progetti in campo sono tanti e Ida Cimmino dichiarava

” Noi siamo semplicemente operai della cultura.La cultura è assolutamente patrimonio di tutti, bisogna nutrirsi di cultura, il Centro Studi  vuole nuove idee e nuove menti, vogliamo lavorare per tutelare,  proteggere, valorizzare, il tesoro che abbiamo sotto i piedi  che può  diventare motivo di crescita anche economica del territorio.  Certo ci vuole programmazione da parte delle  amministrazioni, sarebbe opportuno che con  le associazioni locali e regionali che sono tante e anche nuove, aprissero un tavolo congiunto, un punto di raccordo volto al coordinamento  dell’anno culturale, pieno in tutti i mesi e necessariamente ragionare in termini di glocal, cioè un approccio alle questioni che si concentra contemporaneamente sulla visione globale e locale.

Quest’anno nella ricorrenza del trentennale abbiamo l’idea di  produrre il terzo volume dell’attività decennale del centro studi, come si e’ fatto nei due decenni precedenti e per le celebrazioni del trentennale  sicuramente  un  appuntamento su Baldassare Labanca legati anche a Francesco De Sanctis, ricordare la figura di  Gerardo Marotta, ed e' in atto una collaborazione con il programma culturale della  diocesi di Trivento, con  don Settimio Luciani e abbiamo preso già accordi  per portare a Agnone due o tre appuntamenti su tematiche  femminili.”

 

Buon anno al Centro Studi Alto Molise di Agnone e lunga e proficua vita!

 

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: