In Molise salta l’election day, M5S: i vecchi partiti hanno paura. E i cittadini pagano

17/01/2018
Comunicati Stampa
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Non c'è bisogno di attendere la discussione sul collegato alla legge di Bilancio per rubricare la giornata di oggi come l'ennesima tragicommedia. Il Consiglio regionale, con 11 voti contrari e 10 favorevoli, ha scritto la parola 'fine' sulla possibilità di election day in Molise non accettando la discussione di un ordine del giorno che chiedeva la modifica della legge elettorale regionale, come richiesto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, e andare al voto il 4 marzo in concomitanza con le elezioni Politiche. 

Il Consiglio regionale ha bocciato questa ipotesi con il voto decisivo del governatore Paolo Frattura. Una decisione vergognosa, certificata con voto palese, quindi sottoscritta con nomi e cognomi: oltre a Paolo Frattura, anche Salvatore CioccaVincenzo Cotugno, Domenico Di Nunzio, Cristiano Di Pietro, Vittorino Facciolla, Domenico Ioffredi, Nunzia Lattanzio, Salvatore Micone, Filippo Monaco, Carmelo Parpiglia

In questo modo i cittadini saranno costretti a pagare oltre due milioni di euro in più. Non solo. Questo voto vorrà dire qualche decina di migliaia di euro in più per i consiglieri regionali (non per i nostri portavoce che da sempre si tagliano lo stipendio) e qualche mese in più di spese per l'intera macchina amministrativa, ovviamente di soldi pubblici."

                         

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