“Le candidature – si legge nel nota – devono essere finalizzate alla valorizzazione del lavoro svolto dai dirigenti di partito e dagli amministratori impegnati negli enti locali e nel governo della Regione. In particolare, è auspicabile anche l’impegno in prima persona del governatore regionale, in coerenza con il quadro nazionale che vedrà coinvolti tutti i rappresentanti del Governo.
Le candidature devono essere caratterizzate da affidabilità sul piano politico e coerenti con la proposta nazionale di chiedere la conferma all’azione di governo, evitando situazioni in grado di creare disorientamento nel partito e nell’elettorato. In particolare, non è opportuno inserire nelle liste personalità che nel corso della legislatura non hanno condiviso, su punti qualificanti, l’azione di governo e che, a livello regionale, hanno lavorato e stanno tuttora lavorando a progetti politici alternativi e contrapposti a quelli del Partito democratico”.
Infine la questione della rappresentanza territoriale, con l’invito, da parte dell’assemblea provinciale di Isernia, alla segreteria regionale e ai competenti organi del Partito di livello regionale e nazionale, “a garantire un percorso di selezione delle candidature trasparente e condiviso in tutte le sue fasi, al fine di pervenire alla scelta dei candidati, tenendo in dovuta e rispettosa considerazioni le legittime indicazioni provenienti dalle diverse realtà territoriali”.
Durante l’assemblea, che ha visto la presenza di dirigenti del Partito, amministratori e militanti provenienti da tutta la provincia, “è stato espresso un giudizio positivo sull’operato dei governi nazionali a guida Pd – si legge ancora nella nota – che, nel corso della legislatura, hanno consentito di raggiungere risultati importanti sul piano economico-sociale e su quello della sfera dei diritti civili. Per questo motivo, l’assemblea ha espresso la convinzione che i risultati elettorali assicureranno la continuità nell’ azione governativa, con la sconfitta delle posizioni demagogiche e populiste”.