L'ormai più che collaudato duo Fabio Verdone e Paolo Porrone registi, sceneggiatori e attori, ha proposto ieri sera nella caratteristica location della chiesa di S. Francesco, “La passione di Cristo”, con la storica compagnia dei "I Giovani Agnonesi, in una nuova e affascinante versione, liberamente tratta dal film la Nuova Bibbia del 2016, opera ricca di grandi e nuovi spunti di riflessione. La chiesa suddetta era completamente gremita e si è presto trasformata in un vero e proprio jet-set.
Alla presenza del Sindaco e del Vicesindaco di Agnone, nonché di numerosi esponenti del clero locale e non “I Giovani Agnonesi” hanno offerto una performance apprezzabile. Giochi di luce spumeggianti del service Mirko di Benevento, musiche da brividi ed un’interpretazione sentita degli attori, hanno caratterizzato le fasi salienti della Passione di Gesù con le tentazioni nel deserto, il miracolo di Lazzaro, la cattura con il tradimento di Giuda, l’ultima cena, la crudele e straziante flagellazione, che hanno fatto da prologo ad una crocifissione esilarante, laddove il protagonista interpretante la parte di Gesù, Mattia Carlomagno ha dato vita ad una prestazione superba, attenta, certosina, creando commozione in tutti i partecipanti. Le acrobazie dei fumi sintetici e degli stroboscopi hanno creato un’atmosfera quasi surreale esaltata dall’ambiente della settecentesca chiesa di Agnone.
Sugli scudi come sempre Fabio Verdone, regista e scenografo, nonché fondatore della compagnia, artefice di un’organizzazione impeccabile, coadiuvato, come succede negli ultimi anni, da Paolo Porrone alla regia, ma in particolare alla recitazione, che ha permesso a quest’ultimo non solo di interpretare due personaggi, Il Tentatore (agghiacciante il trucco applicato per il diabolico personaggio) ed il Governatore Pilato (autorevole come sempre la sua interpretazione), ma di dare un saggio della sua esperienza anche al coordinamento degli altri attori. In grande spolvero Cleofe Amicone nell’interpretazione di grande trasporto della Madonna, Alfredo Labbate nella parte di Pietro, in cui ha mostrato grande applicazione, al pari del Jolly Tiberio Larocca, calatosi in diversi personaggi, Giuda su tutti. “Il figliol prodigo” così simpaticamente Paolo Porrone, alla fine durante la presentazione degli attori ha definito il ritorno di un attore vero , Francesco Spadanuda, formidabile (oltre che di una simpatia innata) nel ruolo di Giovanni il Battista e del Centurione, al pari di Edmondo Amicarelli, ormai disinvolto nella storica parte del Sacerdote Caifa. La new entry, Silvana Falcione ha, invece, sbalordito tutti, per applicazione, studio e sensibilità nell’interpretazione di Marta la sorella di Lazzaro, al pari di Pasquale Gallucci, attore pacato, ma incisivo. Una menzione particolare a chi lavora dietro le quinte e non solo come David Di Mario, sacerdote del Sinedrio, ma anche poliedrico a tutto tondo, nonché ad Antonio Colato, (anche nella parte di Barabba) che sostiene con passione e sacrificio “I Giovani Agnonesi”, congiuntamente a Luciana De Michele per i costumi, a Gabriele Iaciancio per il software a Franco Bocchetti per le locandine e manifesti a Luciana Cerbasi per il trucco, unitamente ad Antonio Gualtieri, questa volta alle acconciature, in linea con il suo ruolo di docente Hayr stilist ormai affermato.
Nutrita la lista degli attori in erba tutti con grande pathos come Veronica di Paolo, Maria chiara Colato e Giorgia di Pasquo. Un particolare ringraziamento va al Padre spirituale dei “Giovani Agnionesi” Don Onofrio Di Lazzaro, a Mario Petrecca, Amerigo Bucci ed alla Protezione civile di Agnone(che hanno cercato, opera improba di riscaldare la chiesa di S. Francesco con le loro attrezzature da campo), alla curia vescovile di Trivento, ed al sempre presente, con il suo sostegno avv. Pasquale Bertone, grande professionista, con il suo prestigioso studio legale in Roma, al Comune ed alla Proloco di Agnone, nell’ arguta e appassionata persona dell’avv. Beppe Marinelli. Un grazie anche al Cenacolo Culturale, per alcuni costumi nella persona del Prof. De Martino, ed alla Pennacchio costumi di Napoli. Una menzione è d’obbligo per la sensibilità nel sostenere le iniziative culturali per la Banca del Credito cooperativo. Dopo 41 anni, dunque, come ha ricordato
il Vice Sindaco, la dr.ssa Linda Marcovecchio si torna ad una rappresentazione, nella Chiesa di S. Francesco (l’ultima volta era stata quella del Jesus Christ superstar), mentre il Sindaco, avv. Lorenzo Marcovecchio con la consueta garbatezza, sottolineava la grande vicinanza del Comune a queste iniziative, sia pure tra mille difficoltà economiche.
La serata si concludeva con gli interventi di un personaggio d’eccezione come Antonio Turdò , Presidente del Comitato Trignina, che svolge un’adeguata opera sociale contro la piaga della Tassa/multa endemica per gli automobilisti, autore del libro “I Vampiri della Trignina”. Mentre Mattia Carlomagno , corre nell’infinito verso l’ultima scena della Resurrezione I Giovani Agnonesi ricordano la figura di una giovane vita agnonese, strappata al seme della gioventù. quella di Giorgia Galasso, di cui ricorre il primo anniversario, di sicura Resurrezione, mentre per i suoi familiari e per coloro che e per coloro che l’hanno amata, la Passione, come quella di Cristo ritorna ogni anno……