Preti gay: uno dei ricattatori è stato seminarista

ANSA
27/07/2011
Attualità
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AGNONE - I carabinieri di Agnone e Lagonegro (Potenza) hanno sequestrato i computer utilizzati da Diego Caggiano e Giuseppe Trementino per i collegamenti al network facebook, attraverso cui adescavano i preti gay per poi estorcere loro denaro in cambio del silenzio sulle presunte tendenze omosessuali. Secondo fonti investigative sono state trovate diverse e-mail il cui contenuto testimonierebbe gli avvenuti contatti. Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati sequestrati anche i computer dei sacerdoti coinvolti nella vicenda. Sarà trasferita dalla Procura di Lagonegro (Potenza) a quella di Isernia l'inchiesta per estorsione aggravata e continuata compiuta da un abruzzese e un molisano nei confronti di alcuni preti che esercitano il loro ministero in Emilia Romagna, Lazio, Molise e Puglia. Il sostituto procuratore di Lagonegro nei prossimi giorni trasferirà tutti gli atti ai colleghi di Isernia perchè il reato più grave, l'estorsione, è stato consumato nella provincia pentra. In merito all'inchiesta trapelano altri particolari. Caggiano sarebbe riuscito facilmente ad adescare i sacerdoti, utilizzando facebook, grazie al suo passato da seminarista. In breve tempo instaurava un rapporto confidenziale, riuscendo a scucire segreti, altrimenti, inconfessabili. Il pagamento in denaro avveniva tramite vaglia postali. Sarebbero 12 i preti che per mesi sono stati in balia di Diego Caggiano, 35 anni di Tornimparte (L'Aquila), e Giuseppe Trementino, 30 anni di Bagnoli del Trigno (Isernia). I due, con precedenti specifici, avevano in pugno i preti minacciando di rivelare presunte tendenze omossessuali se non avessero pagato il silenzio con il denaro. La fase iniziale delle indagini era stata condotta dagli inquirenti di Lagonegro perchè fu a Maratea (Potenza) che un parroco isernino ricevette la prima telefonata dai due ricattatori. Lo stesso parroco che ha rotto il muro della vergogna, denunciando tutto ai carabinieri. Intanto, per rogatoria, Caggiano e Trementino saranno interrogati venerdì prossimo nel carcere di Isernia dal Gip isernino Roberta D'Onofrio. I due erano stati trasferiti al carcere di Isernia subito dopo l'arresto disposto dal Gip di Lagonegro Lucia Iodice, eseguito dai carabinieri di Agnone (Isernia) i quali avevano rintracciato Caggiano e Trementino nell'abitazione di quest'ultimo a Bagnoli del Trigno. Gli indagati hanno nominato un avvocato del Foro di Salerno come loro difensore.

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