Caccia agli ungulati, l'Ispra raccomanda l'utilizzo di munizioni atossiche. L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dopo aver analizzato la proposta di calendario venatorio avanzata dalla Regione Abruzzo, ha inviato all'attenzione degli amministratori abruzzesi alcune osservazioni in materia di caccia. Raccomandazioni che possono valere, ovviamente, anche per il Molise, ma che probabilmente non saranno ascoltare né in una regione né nell'altra. Tra i suggerimenti dell'Ispra, particolarmente interessante perché ha delle evidenti implicazioni di carattere sanitario per l'uomo, la raccomandazione di utilizzare munizioni atossiche, cioè senza piombo, per la caccia agli ungulati e preferibilmente armi ad anima rigata, molto più sicure rispetto a quelle ad anima liscia. Sul documento dell'Ispra si legge: «Recenti studi sugli effetti delle munizioni contenenti piombo utilizzate per la caccia agli Ungulati in armi a canna sia liscia che rigata hanno evidenziato seri effetti negativi sulla conservazione delle popolazioni di rapaci necrofagi che ingeriscono le carni degli animali feriti e non recuperati o le interiora abbandonate sul luogo dell'abbattimento. Tale ingestione, anche in quantità assai limitate, determina una forma di intossicazione che può accrescere in maniera significativa il tasso di mortalità nelle popolazioni locali delle specie più sensibili. Inoltre è stata riscontrata una potenziale pericolosità anche per la salute umana a causa della frammentazione dei proiettili. Infatti, l'assunzione da parte dell'uomo avviene perché i frammenti che si trovano nel tessuto muscolare sono di dimensioni estremamente ridotte o addirittura polverizzati e dunque non vengono rimossi durante la macellazione e il successivo confezionamento delle carni. Pertanto, si suggerisce a codesta Amministrazione di valutare l'opportunità di prevedere l'utilizzo di munizioni alternative per la caccia agli Ungulati, oggi facilmente reperibili sul mercato e caratterizzate da prestazioni balisticbe e costi simili a quelle tradizionali. Un'auspicabile totale sostituzione delle munizioni contenenti piombo nella caccia agli ungulati dovrebbe prevedere l'uso esclusivo di armi a canna rigata, anche per la caccia al cinghiale, poiché allo stato non sono disponibili munizioni atossiche a palla singola utilizzabili nei fucili a canna liscia. D'altra parte questa soluzione comporterebbe vantaggi anche in termini di sicurezza durante l'esercizio venatorio, in quanto i proiettili sparati da armi a canna rigata mostrano una assai minore tendenza a frammentarsi e rimbalzare rispetto alle palle in piombo».