AGNONE. Si vuole porre all’attenzione di tutta l’opinione pubblica su alcuni incresciosi e gravi episodi che stanno mettendo in pericolo la vita dei pazienti dializzati nello Stabilimento San Francesco Caracciolo. Presso la locale Unità Operativa Semplice è iniziata a scarseggiare l’eritropoietana (EPO), farmaco che corregge l’anemia secondaria all’insufficienza renale dei dializzati. Nonostante il tempestivo intervento del sottoscritto presso l’Ufficio Ordini di Isernia, veniva risposto burocraticamente che non vi era disponibilità perché il budget per tale farmaco era esaurito. Trattasi di un farmaco salvavita assolutamente necessario in ogni seduta per i dializzati: cosa più grave, di fronte alle rimostranze del sottoscritto, veniva bruscamente abbassato il telefono. Per i farmaci salvavita non si può attendere il percorso burocratico, e ci dovrebbe essere disponibilità costante e continua: la UOS ha farmaco disponibile fino a martedì. Si prega, portando tutto ciò alla drammatica attenzione di tutti, che chi di dovere provveda urgentemente, altrimenti sarà responsabile della sorte di ben 18 dializzati, la cui vita è messa a repentaglio. Con la presente si vuole inoltre sottolineare che sarebbe stato più logico e coerente trasferire la UOS presso l’ex ginecologia, , invece di trasferirvi il Distretto, piuttosto che mantenerla in spazi assolutamente inidonei, illegali ed insufficienti, a rischio igienico-clinico per i pazienti stessi Con lo spostamento nell’ex ginecologia, si consentirebbe a tutti i richiedenti extraregionali di recarsi in vacanza nei loro territori di origine, assicurando all’ASREM un introito annuo di circa 80.000 €. nei soli mesi estivi in entrata: con meno della metà di tale somma, sarebbe possibile realizzare i lavori di adattamento di tali locali ed offrire ospitalità a tutti e un ambiente dignitoso, a norma e sicuro ai dializzati.