Call center, nuovo sogno agnonese interroga la Giunta: Powerfone ha compartecipato alle spese?

Maria Carosella
05/06/2018
Attualità
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Il gruppo politico di opposizione al comune di Agnone , Nuovo Sogno Agnonese, presenta una interrogazione alla giunta Marcovecchio, e interroga  su una serie di punti essenziali che hanno interessato l'apertura di un call center nella cittadina altomolisana ad opera della ditta Powefone.

Le questioni poste sono legate  "alla scelta di affidare l’immobile pubblico in oggetto al di fuori di qualsivoglia procedura selettiva e per giunta gratuitamente". I locali dell'ex mercato coperto sono stati affidati alla ditta in questione per sei anni in comodato d'uso e  gratuitamente. Altra importante richiesta  del gruppo politico di opposizione e' quella di appurare e informare di conseguenza i cittadine se la ditta ha compartecipato realmente alla spesa prevista per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione dell'ex mercato coperto. Altrettanto significativa la domanda che pongono alla giunta Marcovecchio è sulle garanzie ottenute dal comune di Agnone sulla durata dei rapporti di lavoro e i termini di stabilità lavorativa nell'ambito della convenzione stipulata e a loro dire sulle criticità in essa contenute.

Di seguito:

Agnone, 4 giugno 2018

Egr. Sig. Sindaco
Comune di Agnone

INTERROGAZIONE
con risposta scritta e verbale in Consiglio Comunale

OGGETTO: Immobile di proprietà Comunale sito in Via A. De Gasperi - "Mercato Coperto". Compartecipazione della Società Powerfone S.r.l. alle spese per la riconversione di parte dell’immobile a "Call Center" e ricavo somme a carico dell’Amministrazione dalla vendita di materiale di recupero ivi giacente.

VISTO

- Il comma 8 dell'articolo 32 della legge 724/1994.

- La sentenza del 22 aprile 2010, n. 149 della Corte dei Conti, sezione II giurisdizionale centrale d'appello.

- La sentenza del 21 maggio 2008, n. 1978 del T.A.R. Emilia Romagna, Bologna, Sez. II.

- La sentenza del 5 novembre 2008, n. 878 del T.A.R. Pescara, Sez. I.

- La deliberazione n. 349/2011della Corte dei Conti - Sez. reg.le contr Lombardia

- La deliberazione n. 716/2012 della Corte dei Conti - Sez. reg.le contr. Veneto.

- Il parere del 3 settembre 2014 ANCI.

- La deliberazione n. 1/2015 Corte dei Conti - Sez. reg.le contr. Molise.

- Il parere prot. 8941/2015 del Sistema delle autonomia locali del Friuli Venezia Giulia.

PREMESSO CHE

- Con due diverse note (13 luglio prot. 8051 e 22 agosto prot. 9416) la società Powerfone S.r.l. con sede in via Giulio Pastore n. 32 Salerno ha avanzato la proposta di concessione dei locali comunali ubicati al I piano del “Mercato Coperto” con la formula della compartecipazione. Nello specifico la società Powerfone si impegnerebbe alla compartecipazione economica al 50% degli investimenti di 70 mila euro iva comprese, come risulta dal computo allegato alla stessa nota del 22 agosto, relativamente alle opere di adeguamento dei locali in oggetto finalizzati alla realizzazione di un call – center.

- con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 22 agosto 2017 “Immobile di proprietà Comunale sito in Via A. De Gasperi - "Mercato Coperto". - Manifestazione d'interesse e determinazioni” la Giunta Comunale di Agnone ha manifestato la disponibilità a concedere in uso i locali in oggetto alla società Powerfone S.r.l. con sede in via Giulio Pastore n. 32 Salerno. Nella stessa DGC n. 111/2017, la Giunta Comunale ha deliberato anche di predisporre, previa accurata valutazione, la Convenzione che disciplini i rapporti con la Società richiedente;

- con Delibera di Giunta Comunale n. 123 del 18 settembre 2017 “Immobile di proprietà Comunale sito in Via A. De Gasperi - "Mercato Coperto". - APPROVAZIONE opere necessarie per riconversione parte immobile a Call Center, Concessione comodato d'uso gratuito e Disciplinare di Convenzione per concessione locali”, la giunta comunale di Agnone ha concesso in Comodato gratuito alla Società Powerfone S.r.l. l’immobile comunale in oggetto per una superficie di mq. 280,00 per una durata di 6 (sei) anni. Nella stessa DGC n. 123/2017, la Giunta Comunale ha approvato la “Relazione di Stima” con i suoi allegati relativa alle opere di adeguamento dei locali in oggetto e lo Schema di Convenzione di concessione dei locali in comodato d'uso gratuito alla società Powerfone S.r.l. con sede in via Giulio Pastore n. 32 Salerno.

- con interrogazione con richiesta di risposta scritta e verbale in Consiglio Comunale prot. n. 10359 del 19 settembre 2107, il Gruppo consiliare Nuovo Sogno Agnonese ha manifestato forti dubbi sulle modalità di affidamento dei locali comunali in oggetto, contestando l’assenza dei fondamentali canoni della trasparenza, dell'imparzialità e della par condicio e soprattutto l’assenza di una preliminare pubblicazione di avviso mediante l'esperimento di idonea procedura concorrenziale nel rispetto dei principi generali sanciti dalla giurisprudenza comunitaria e cristallizzati nella normativa vigente.

- con risposta scritta alla sopraindicata interrogazione prot. n. 11871 del 25 ottobre 2017, il sindaco di Agnone giustifica l’affidamento dei locali comunali in oggetto senza qualsivoglia procedura selettiva, richiamando il fine “utile” della creazione di posti di lavoro, oltre alla possibilità di riqualificare l’immobile comunale a prezzi irrisori attraverso la compartecipazione della società Powerfone S.r.l. per la metà delle somme necessarie per la realizzazione delle opere, 35.000,00 euro, e attraverso la vendita del materiale lapideo ivi presente per un ammontare di 25.000,00 euro.

- in data 3 novembre 2017 è stato sottoscritto il contratto di comodato gratuito dei locali di proprietà comunale “ex Mercato Coperto” tra il Comune di Agnone e la società Powerfone S.r.l. con sede in via Giulio Pastore n. 32 Salerno per una superficie di mq. 280,00 e per una durata di 6 (sei) anni. Il contratto prevede che con la sottoscrizione dello stesso il Conduttore assume l’onere di compartecipare alle spese di realizzazione dei lavori di adeguamento dei suddetti locali per un importo di 35'000,00 euro così come previsto nel Quadro Economico approvato con la richiamata Delibera di Giunta Comunale n. 123 del 18/09/.2017 ivi compreso il Disciplinare Tecnico, e che le stesse opere, a scadenza contrattuale , resteranno a disposizione dell’Amministrazione Comunale senza che da questa nulla sia dovuto.

CONSIDERATO CHE

- In particolare, il sindaco e la giunta comunale di Agnone, nonostante i dubbi e le perplessità manifestate dallo Scrivente Gruppo di minoranza, anche attraverso l’atto di interrogazione presentata al Consiglio comunale in data 19.09.2017, ha affidato l’immobile pubblico in oggetto, strategico per collocazione e qualità, al di fuori di qualsivoglia procedura selettiva prevista per i contratti attivi della pubblica amministrazione, precludendo in tal modo ab origine la possibilità di selezionare il giusto contraente, cioè il soggetto (nella fattispecie imprenditore commerciale) in grado di poter fornire il miglior ritorno economico diretto all’Ente, attraverso il pagamento di un canone, ovvero un ritorno economico anche indiretto, attraverso l’effettiva garanzia, da assumere contrattualmente, circa livelli occupazionali minimi e duraturi, che avrebbero potuto generare con certezza vantaggi (esternalità positive) per la comunità amministrata e quindi per il Comune stesso.

- il quadro normativo vigente (art. 9, c. 3, L. n. 537/1993; art. 32, c. 8, L. n. 724/1994), impone la determinazione dei canoni di concessione/locazione di immobili ai privati sulla base dei prezzi praticati in regime di libero mercato, in quanto la gestione dei beni pubblici è improntata al principio di fruttuosità. Secondo l'orientamento della Corte dei conti, le eccezioni alla regola della redditività, sia nel senso di mitigarla che in quello di escluderla, postulano l'assenza dello scopo di lucro in capo ai soggetti privati beneficiari (es. associazioni no profit o cooperative di produzione e lavoro che come è noto hanno scopo mutualistico e non di lucro).

- la scelta di affidare l’immobile pubblico in oggetto al di fuori di qualsivoglia procedura selettiva e per giunta gratuitamente, penalizza oltremodo gli imprenditori locali che pagano esosi tributi e investono denaro proprio per gli affitti e gli ammodernamenti degli stabilimenti ad uso commerciale o per l’ammodernamento tecnologico.

- il cambio di destinazione d’uso dell’immobile in oggetto, indispensabile all’esecuzione dei lavori ed al conseguente affidamento all’operatore economico, è stato operato con deliberazione di Giunta comunale n. 123/2017. Evidentemente una scelta così importante e strategica per le sorti dell’economia comunale, peraltro assunta in totale contrasto con le scelte programmatiche dell’amministrazione, che avrebbero voluto “fare del turismo la sua arma per sconfiggere la crisi”, attraverso la creazione di “una piazza coperta ove accogliere tutti i turisti che visiteranno il nostro territorio” proprio nell’immobile dell’ex mercato coperto (cfr. programma elettorale pag. 10 e 15), non poteva non essere assunta che a seguito di un ampio dibattito consiliare.

- i lavoratori nei call center, in generale, come dimostrano autorevoli studi, spesso sono poco tutelati e percepiscono stipendi molto bassi, per alcuni sono considerati gli “schiavi del III millennio”, oltre al fatto che molte ditte chiudono da un giorno all’altro in assenza di commesse o per delocalizzazione.

TANTO PREMESSO E CONSIDERATO

CHIEDIAMO
AL SINDACO, ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

- Per quali motivi il sindaco e la giunta comunale di Agnone, pur rinunciando indebitamente, per quanto si è sopra osservato, alla percezione del canone, non ha inserito nel contratto di comodato alcuna condizione per il comodatario circa il raggiungimento ed il mantenimento per la durata contrattuale del livello occupazionale promesso, dimostrando in tal modo di tenere in considerazione e perseguire gli interessi pubblici di cui “sarebbero” portatori.

- di sapere con precisione la tipologia, i quantitativi in mq e relativi spessori dei marmi giacenti nell’immobile comunale in oggetto destinati alla vendita. Inoltre chiediamo se, lo stesso materiale lapideo, dal valore stimato di 25.000,00 euro (DGC n. 123/2017), la cui vendita doveva reintegrare l’esborso di 35.000,00 euro di risorse pubbliche provenienti dal bilancio comunale, per la quota parte (50%) dei lavori di adeguamento spettante al Comune, come da contratto, sia stato effettivamente venduto e le somme incassate. O se almeno siano state avviate le procedure per l’alienazione.

- di sapere se la società Powerfone S.r.l., come da contratto, abbia realmente compartecipato alle spese di realizzazione dei lavori di adeguamento dei locali in oggetto per un importo di 35.000,00 euro. Per questo si chiede altresì di tracciare l’avvenuto pagamento mostrando copia delle fatture e dei bonifici o degli assegni bancari o di altro strumento di pagamento relativo alle somme dovute dalla società Powerfone S.r.l.

Cordiali saluti

I Consiglieri Comunali

Maurizio Cacciavillani
Pina Catauro
Daniele Saia

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