Il fotografo è riuscito a cogliere l'immagine della foto copertina, un cervo nella notte, probabilmente abbagliato dai fari, in una località delle campagne vicine ad Agnone.Gli animali selvatici si avvicinanano con sempre maggiore frequenza ai centri abitati. Ma sentiamo il parere dell'esperto per capirne le ragioni:
"Non sono gli animali selvatici a invadere il nostro territorio – spiega De Sanctis – ma siamo noi che abbiamo invaso il loro, con un’antropizzazione spesso senza regole. Così sempre più spesso cervi, orsi, lupi raggiungono le zone abitate. Più frequente vederli passeggiare in paesi montani, meno nella città altamente antropizzate, ma comunque accade. Ecco perché serve un piano di gestione della fauna che rappresenta un unicum in una regione come la nostra e un formidabile potenziale turistico, dal momento che sempre più persone sono attratte dall’idea di incontrare e vedere un animale selvatico nei nostri parchi. Occorre gestire il territorio e difendere questi animali, per una convivenza pacifica con l’uomo. E’ vero – prosegue De Sanctis – che ci sono incursioni in allevamenti, come il lupo che ha divorato le pecore di un agricoltore di Abbateggio, ma convivere si può, con scelte oculate da parte degli enti preposti. Da due secoli a questa parte, il lupo, in Europa, non ha mai aggredito un uomo. Anche per prevenire incidenti stradali, occorre, soprattutto in una regione come la nostra, pensare a ecodotti lungo le arterie più esposte al passaggio di animali selvatici, per tutelare la sicurezza degli automobilisti e degli animali”.Augusto De Santis consulente per il WWF Italia dal 2001 al 2008 e per l'Istituto Abruzzese Aree Protette