Caterina Cerroni di Agnone vicesegretaria regionale con delega all'Europa per i giovani Dem interviene nel dibattito attualissimo sui fenomeni migratori e in particolare sull' accordo Ue raggiunto da 28 paesi sulla futura gestione del dossier migratorio su base volontaria.
Affida le sue dichiarazioni ad un post Fb.
Le conclusioni adottate dalla riunione del Consiglio Europeo non impegnano i Paesi dell’Unione a modificare il sistema di Dublino che attualmente regola la gestione dell’immigrazione in Europa.
Per oltre un anno il governo italiano si era battuto per un piano di ricollocazione obbligatoria dei migranti tra tutti gli Stati dell’UE. Oggi, dopo aver isolato l’Italia, il Presidente del Consiglio Conte, ottiene l’impegno alla distribuzione dei soli rifugiati ed esclusivamente su base volontaria.
È così assecondato il blocco di Visegrad: i governi di Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia che tanto somigliano al nuovo alleato italiano, non saranno obbligati ad accogliere i migranti. La gestione del fenomeno migratorio resta confinata al Mediterraneo.
Intanto, al largo dei nostri porti chiusi, un nuovo naufragio.
È questo il volto dell’Italia guidata dalla Lega e dal Movimento 5 stelle: forte con i deboli, debole con i forti.
Ma noi non possiamo arrenderci.
Una settimana fa chiudevamo a Roma il Comitato del Mediterraneo di IUSY, per la prima volta ospitato dai Giovani Democratici.
Al centro della discussione con i giovani rappresentanti delle forze socialiste e democratiche di Israele, Palestina, Libano, Marocco, Tunisia, Sahara Occidentale, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta, Iran, Iraq: la costruzione di percorsi di pace, le possibilità di trasformazione dei conflitti che interessano molti dei paesi della regione, l'espansione di povertà e disuguaglianze nell’area.
L’esito dei lavori, gli impegni assunti, sono sintetizzati nella dichiarazione finale approvata: http://iusy.org/…/iusy-mediterranean-committee-meeting-sta…/
Che tu sia un professore di legge, un saldatore o un pompiere, quel che conta è la politica e se un partito o la sua organizzazione giovanile ti hanno formato e reso migliore, oltre che capace.