Tentativo di incendio contro una casa destinata all'accoglienza dei migranti a Belmonte del Sannio Le fiamme sono rimaste circoscritte al portone, danneggiato. Il fatto, verificatosi nelle scorse ore, è avvenuto a poco più di un mese dall'incendio doloso in un Cat, ancora vuoto, a Pescolanciano (Isernia) i cui autori sono al momento senza nome. Autori che, sicuramente, sono stati idealmente armati dalle campagne di odio che circolano in questi giorni non soltanto sui social network ma anche nei bar dei paesi, dove il migrante è visto come il nemico che ci viene a togliere il lavoro che è prima degli italiani. La casa che ha subito il tentativo di incendio si trova in Piazza Risorgimento, in pieno centro a Belmonte.
"Stamani - riferisce all'ANSA il sindaco Errico Borrelli - abbiamo notato le tracce lasciate dal fuoco, miste a un cattivo odore. Forse benzina. Sono arrivati i carabinieri di Agnone (Isernia) e i Vigili del Fuoco per i rilievi, oltre al proprietario della casa e il titolare della ditta che ha predisposto tutto per accogliere lì i migranti". A Belmonte c'è già un Cat che ospita 16 migranti da cui dovrebbero essere trasferiti 8 dei richiedenti asilo per alloggiare nella casa danneggiata. "Nessuno dei miei concittadini mi ha espresso, palesemente, disappunto".
Il fatto è avvenuto, tra l'altro, contemporaneamente alla pubblicazione sul sito del Comune di Belmone del Sannio, proprio del verbale della delibera di Giunta che riguarda la gestione del Cat di Belmonte. Un verbale che riporta proprio la data dell'11 luglio.
Cosa ha deliberato la Giunta? Ve lo diciamo subito. La giunta si è impegnata a chiedere al prefetto di Isernia,di revocaree/o modificare il provvedimento n.25613/2018 con il quale è stato deciso,tra l’altro,di incrementare il numero di migranti di altre otto unità per complessivi 24 migranti assegnati.
La Giunta inoltre chiede a Sua eccellenza,il Prefetto di Isernia,di disporre la riduzione del numero di migranti di 10unità,in applicazione della clausola di salvaguardia in quanto questo comune ha approvatoil Progetto SPRAR,già aggiudicato dallaC.U.C. di Campobasso. A Salvini , in qualità di ministro degli interni, chiedono di sostenere il Comune che,visti i suoi pochissimi abitanti (700) ,è fiera di fare il proprio dovere,tanto è vero che ha approvato il Progetto SPRAR,al fine di assicurare una integrazione sostenibile,ma non può essere ulteriormente vessata visto che già da un anno sta ospitando 16migranti e che oggi sta fortemente protestando per un’assegnazione di un numero così elevato (ben 24) di migranti,rispetto alla popolazione effettivamente dimorante. Hanno ancher chiesto al Comando della Caserma dei Carabinieri di Agnone di adottare ogni utile iniziativa al fine di assicurare un maggiore controllo del territorio.