Belmonte del Sannio resta sotto i riflettori. Dopo l'atto vandalico alla casa di accoglienza, la consigliera regionale Filomena Calenda è giunta nel comune altomolisano per la festa patronale. Una visita che è stata occasione di dichiarazioni tutt'altro che tenere verso chi ha compiuto il gesto esecrabile.
"Sono felice di aver potuto rappresentare la nostra regione alla festività patronale di Belmonte del sannio, in onore del Santo protettore Anacleto - ha dichiarato in una nota- ringrazio il primo cittadino Errico Borrelli per l'invito. Durante le celebrazioni è stata collocata una scultura in pietra raffigurante il busto di Papa Wojtyla. Alla cerimonia era presente anche la nipote di Giovanni Paolo II, suor Valentina. È stato emozionante per me poterle stringere la mano. Ho ritrovato nelle sue parole i messaggi di pace fraterna e di crescita spirituale di papa Giovanni Paolo II".
E proprio sull'amore fraterno Calenda condanna chi propaga odio razziale. La leghista così facendo si mette totalmente di traverso rispetto alle dichiarazioni di ieri di Forza Nuova.
"Ed è sull'amore fraterno che mi sento di condannare fermamente l'ennesimo gesto xenofobo, che purtroppo si è registrato nella notte proprio a Belmonte del Sannio - ha evidenziato - Non possiamo più permettere che si inneggi all'odio razziale, la Lega non è odio e non bisogna speculare sulle parole del ministro Salvini. Il vice premier ha sempre ribadito la piena solidarietà a quanti realmente necessitino di accoglienza. Il volto di Wojtyla sul tronco di un albero ha un elevato valore spirituale. È il simbolo della resurrezione dell'amore e del rispetto verso il prossimo. Non è con le minacce che si risolvono le criticità di una comunitá. Impariamo il valore del rispetto".