Agnone culla del giornalismo molisano, successo per la ricostruzione della figura di Vincenzo Labanca

L'Associazione Tradizioni e Sviluppo e l'ordine dei giornalisti hanno ricostruito due secoli di storia del giornalismo

Maria Carosella
19/08/2018
Attualità
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Presso Palazzo San Francesco a Agnone nel pomeriggio di oggi 19 Agosto convegno/evento formativo per i giornalisti.

Interessantissimo l'argomento, di estrema attualità: ricostruire la storia del giornalismo locale negli anni dalla metà dell' '800 inizi '900 per poi approdare ai giorni nostri. Ricostruire la storia attraverso figure di spicco a livello locale che hanno attraverso il loro agire e le loro idee affermato con forza la libertà di stampa e di stampa come voce della verità.

Il convegno organizzato dall'Associazione Tradizioni e Sviluppo e l'odg Molisano ha posto al centro la figura di Vincenzo Labanca,precursore del giornalismo locale, nato a Agnone e parente di Baldassare Labanca filosofo che affrontò tra l'altro le tematiche tra il cattolicesimo liberale e la nuova visione di Italia sulla base di queste nuove idee.

Vincenzo Labanca a Napoli fu uno dei fondatori dei primi giornali del Regno di Napoli e con una linea giornalistica, nella quale sostenenne che la verità viene prima di tutto quindi essenziale, la rispondenza dei fatti con la realtà. Torna a Agnone per motivi di salute fonda il giornale l'Eco del Sannio, ma verso gli ultimi anni per il suo radicalismo liberale si scontra con le autorità costitutive che lo obbligano a chiudere il giornale.Nel convegno si é appurato che Agnone in quegli anni era espressione di numerose testate giornalistiche tra l'altro il cofondatore del Corriere della sera, nato come piccolo giornale locale a Milano per volontà di un ristretto gruppo borghese,era un agnonese che si occupava di cronaca locale e commentava i fatti politici negli articoli di spalla. Oltremodo interessante l'interveto di Italo Marinelli che ha ricostruito le varie scuole di pensiero del giornalismo e il modo di fare giornalismo dalla metà dell'800 ai nostri giorni, facendo un excursus tra la prima scuola di tipo polemista, di difesa senza alcun dialogo, al giornalismo pedagogico, di formazione stettamente ideologica per approdare dopo il totalitarismo del ventennio fascista al giornalismo plurale dei nostri giorni.

Molti gli ospiti, giornalisti, studiosi:, Ada Labanca, il consigliere nazionale dell'odg Molise Vincenzo Cimino, la presidente odg Molise Pina Petta, Italo Marinelli, Don Francesco Martino, Don Mimi ognuno per le sue competenze ha contribuito a costruire il dibattito , coordinato da Vincenzo Scarano. Bisogna dare atto all'Associazione Tradizione e Sviluppo e all'Odg di aver posto una questione sicuramente derimente per una cittadina come Agnone, ma che trova un dibattito aperto a livello internazionale: quanto la stampa plurale, libera, contribuisce alla costruzione di un paese avanzato,libero e progressista?


 

 

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