"Salvini assassino", scritta offensiva davanti alla sede della Lega di Isernia.

Mena Calenda denuncia e sottolinea: Non è la Lega, non è il vice premier che specula sulle disgrazie, quanto invece chi traffica con il trasporto di esseri umani stipati su barconi fatiscenti.

Vp
01/09/2018
Attualità
Condividi su:

"Questa mattina  sono stata costretta a segnalare alle forze dell'ordine un grave episodio che ha interessato la mia attività politica. Sull'ingresso della mia sede politica a Isernia, ignoti hanno scritto frasi dal chiaro intento intimidatorio".

Lo ha segnalato la consigliera regionale della Lega Mena Calenda. Sul simbolo della Lega, in bianco c'era scritto "Salvini assassino" con il simbolo di falce e martello. Un gesto che delegittima anche la protesta contro i recenti provvedimenti contro gli immigrati del vicepremier e ministro degli interni Matteo Salvini.  

"Non è Salvini - ha continuato Calenda-  che inneggia all'odio, ma individui che al confronto, al dibattito preferiscono la violenza e istigano a comportamenti offensivi della libertà. Non è la Lega, non è il vice premier che specula sulle disgrazie, quanto invece chi traffica con il trasporto di esseri umani stipati su barconi fatiscenti. Siamo in democrazia e ognuno è libero di esprimere il proprio orientamento politico, l'importante che si faccia senza ricorrere all'uso delle minacce e delle offese. Sono sempre stata disponibile al confronto e invito l'autore del gesto a esprimere le proprie idee con educazione e rispetto, magari esternando il proprio pensiero all'ingresso della propria abitazione o ufficio e non su quello di altre persone".

Chiunque abbia fatto una cosa del genere di sicuro non ama nemmeno il comunismo. Se lo amasse organizzerebbe proteste serie e con tanto di manifestazioni di piazza e non si metterebbe dalla parte del torto nel fare atti vandalici che rendono l'avversario politico ancora più forte. 

Leggi altre notizie su Alto Molise
Condividi su: