Lega in pezzi in Molise: è strappo tra Aida Romagnuolo e Luigi Mazzuto

Il coordinatore regionale dopo aver scippato l'assessorato a Romagnuolo le revoca anche il ruolo di coordinatrice provinciale. La consigliera replica: allora lui si dimetta da assessore

Viviana Pizzi
13/09/2018
Attualità
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E se il coordinatore regionale della Lega l'assessore regionale Luigi Mazzuto e la consigliera Mena Calenda presenziano agli eventi in cui si incrementano le fila del partito, non ultimo la nomina della coordinatrice giovani del Molise, chi non si vedeva di recente al loro fianco ed era assente anche all'ultimo consiglio regionale era la capogruppo Aida Romagnuolo

La stessa a cui l'assessore, dopo aver scippato il posto in Giunta facendo in modo che si creasse il secondo esecutivo senza donne in Molise dopo l'esperienza Frattura (ultima giunta con presenza femminile risale alla decima legislatura del Iorio ter con la nomina di Angela Fusco Perrella), ha revocato anche l'incarico di coordinatrice provinciale di Campobasso del partito di Salvini. E da indiscrezioni sembrerebbe che il vicepremier non avrebbe opposto nessuna resistenza alla decisione del coordinatore regionale. Essendo forse in altre battaglie nazionali affaccendato. 

Aida Romagnuolo è stata defenestrata perchè, come recita la nota ufficiale di Mazzuto, "ricoprirebbe troppi incarichi". Ma probabilmente e in maniera ufficiosa si potrebbe ipotizzare che lo strappo istituzionale tra i due si sia verificato proprio contestualmente alle nomine assessorili da parte del presidente della Giunta regionale. Si legge, tra l’altro: "Visto i ruoli di Consigliere eletta, unitamente all’incarico di partito di capogruppo in Consiglio Regionale della Lega Salvini Molise, si ritiene superata e pertanto revocata la posizione di Coordinatrice Provinciale Campobasso".

 Aida Romagnuolo ribadisce senza mezzi termini creando uno strappo ancora più grave: "Se Aida Romagnuolo non può svolgere il ruolo di Coordinatore Provinciale di Campobasso della Lega Salvini e quello di consigliere regionale tanto più può Luigi Mazzuto svolgere il ruolo di Assessore regionale (tra l’ altro al mio posto) e quello di coordinatore regionale della lega Salvini. Penso di no. Mazzuto deve immediatamente rinunciare ad una delle due cariche".

Ora due sono gli scenari possibili: Aida Romagnuolo resta capogruppo della Lega e cerca di ricucire il presunto strappo con gli altri leghisti del Molise oppure esce dal gruppo della lega per entrare per cinque lunghi anni a far parte del gruppo misto insieme al consigliere Massimiliano Scarabeo, che quel gruppo lo ha creato già dalla prima seduta di consiglio regionale. Rimanere alla Lega, in questo momento, le darebbe più visibilità e le permetterebbe anche di aiutare a creare le liste per le elezioni amministrative nei comuni di Campobasso e Termoli per il 2019

Uscire dal gruppo significherebbe essere una consigliera più autonoma che può scegliere volta per volta come votare in aula quando vengono proposte le leggi da approvare. E le permetterebbe anche di uscire da una maggioranza che volutamente le ha negato di essere assessora, nonostante fosse la più votata della Lega e l'unica donna che poteva finire in Giunta Regionale seguendo il metodo del più eletto. Cosa non negata ai più eletti degli altri partiti: Nicola Cavaliere Roberto Di Baggio per Forza Italia, Vincenzo Cotugno per Orgoglio Molise e Vincenzo Niro per i Popolari per l'Italia.  Cosa ribadita anche in questi giorni con la nomina di Quintino Pallante a sottosegretario per Fratelli d'Italia. Ruolo, quello di Pallante, che gli permetterà di essere in Giunta regionale insieme all'esterno Luigi Mazzuto coordinatore della Lega. 

Qualora Romagnuolo decida di uscire dalla lega e dalla maggioranza i numeri in consiglio per Donato Toma potrebbero diminuire a pochi mesi dall'elezione. E se anche Aida Romagnuolo, come dicono i beninformati, avesse agito nel suo partito senza la giusta concertazione lo avrebbe fatto nell'unico partito che ha negato un posto da assessora alla prima eletta in consiglio. Tutti i torti non avrebbe quindi. Ma per il futuro staremo a vedere cosa ci riserverà il partito di Salvini che in consiglio regionale potrebbe rimanere rappresentato da un assessore e una consigliera proprio nel momento di splendore massimo a livello nazionale. 

 

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