Doppi incarichi e contraddizioni. Ancora una volta una inchiesta di Openpolis, il sito internet che fa della vita del parlamento un palazzo di vetro. E' ormai dal mese di aprile, ossia da quando il presidente della Giunta Regionale, Donato Toma è stato eletto, che si parla del commissario ad acta della sanità. E sappiamo bene che il Movimento Cinque Stelle, in particolare la ministra della sanità Giulia Grillo, sembra essere contraria a conferire l'incarico al governatore molisano.
Al suo appello, nei mesi a seguire, si sono uniti oltre al Movimento Cinque Stelle anche quelli di varie associazioni di cittadini che tengono alla sanità pubblica. Le ultime in ordine di tempo sono state il Comitato Pro Cardarelli e Cittadinanzattiva Molise.
Perché contraddizioni lo spieghiamo subito. Nelle motivazioni del Movimento non nominare Toma commissario ad acta per la sanità c'è anche quella del doppio incarico che non gli permetterebbe di agire al meglio per il bene dei cittadini molisani. Ma è qui che scatta la contraddizione. La stessa Giulia Grillo, oltre ad essere ministra della sanità è anche una deputata della Repubblica Italiana.
E stando al Report di Openpolis, come anche gli altri della Lega e del Movimento Cinque Stelle anche lei ma soprattutto lei ha difficoltà a seguire entrambi gli incarichi. L'inchiesta riguarda i cento giorni del Governo Conte e le presenze in aula, al momento di voto elettronico, da parte dei ministri.
Infatti alla camera la ministra-deputata con la percentuale più bassa di presenze è proprio Giulia Grillo (0,18% di partecipazione alle votazione elettroniche), seguita nell’ordine da Bonafede (2,01%), Fraccaro (2,75%), Fontana (3,11%) e Di Maio (41,21%). Al senato invece la primatista è Barbara Lezzi (1,99% di presenze) davanti a Salvini (4,33%), Bongiorno(6,56%), Stefani (11,12%), Centinaio (21,66%) e Toninelli (31,15%).
Da considerare che la percentuale media di presenze alle votazioni elettroniche alla camera e al senato è rispettivamente dell’80,78% e dell’87,22%. Anche per i sottosegretari la situazione non migliora. I 31 deputati che svolgono questo incarico partecipano in media al 16% delle votazioni, mentre i 7 senatori in questione al 32%, dato spinto fortemente in alto da Vito Crimi unico parlamentare anche membro del governo ad avere un tasso di partecipazione vicino alla media (78,45%). L’importanza e la difficoltà dei due ruoli in questione è alta, e portarli avanti contemporaneamente, come ci dicono anche i dati, sembra essere molto complicato.
Giulia Grillo penserà quindi che anche Donato Toma potrebbe avere la sua stessa difficoltà a seguire entrambi gli incarichi. Ma come mai non nomina una persona alternativa lasciando, dal mese di aprile, il Molise commissariato ma senza commissario? Forse è proprio il suo doppio incarico che non gli lascia minuti di tempo per pensare alle nostre cose. E come al solito il Molise non esiste e non è nella scala delle priorità.