"La notizia dell'arresto del Sindaco di Riace mi ha scioccato. Un vero pugno in faccia. Una delusione enorme".
A dichiararlo è il deputato 5 stelle Molise Antonio Federico che aggiunge "In un attimo ci si è resi conto che le leggi attualmente in vigore, approvate e sostenute da tutti i Governi precedenti, non si riescono a conciliare con i concetti di accoglienza, integrazione ed inclusione. Anche laddove si è sempre pensato che ci si trovasse di fronte ad un modello da imitare, proprio come a Riace. Ma la legge và sempre rispettata, così come le sentenze. È dai tempi di Sofocle, con il suo dramma di "Antigone", che si dibatte tra legge morale e legge degli uomini. Non mi avventurerò in queste valutazioni, ma ho la responsabilità del ruolo di legislatore che può intervenire per modificare quelle leggi che mal si conciliano con un sistema virtuoso di accoglienza. A Riace non ci sono stati arricchimenti personali sulla pelle delle persone, come avvenuto ad esempio con Mafia Capitale, ma dopo una lunga indagine della magistratura sono stati formulati ipotesi di illeciti talmente gravi da portare agli arresti domiciliari il Sindaco Lucano. Non serve però a nulla creare barricate ideologiche su quanto accaduto, non può bastare indignarsi in un senso o nell'altro. Bisogna dare delle risposte. Prevedere con legge un sistema obbligatorio e trasparente di rendicontazione dei fondi trasferiti dallo Stato al sistema delle cooperative che gestiscono l'accoglienza può essere una prima risposta".