Ce la stanno mettendo tutta per fargli perdere la proverbiale pazienza. E se Pallante diventerà comunista sarà tutta colpa di Berlusconi e di Fini. Già, per uno strano scherzo del destino proprio i due politici nazionali, un tempo amici, ora acerrimi nemici, stanno mettendo i bastoni tra le ruote a Quintino Pallante da Frosolone. Prima il capo del governo gli ha soffiato il seggio in Parlamento, impedendo a Pallante di potersi fregiare del titolo di onorevole conquistato sul campo. Ora Fini, l'ex camerata Gianfranco, con la sua decisione di appoggiare, con Fli, il candidato governatore del centrosinistra Frattura, di fatto impedirà a Pallante di ottenere il comodo posto nel listino accanto al governare uscente Iorio. Gli ordini da Roma sono stati precisi: Fli non appoggerà il centrodestra. Le beghe personali di Fini sono più importanti della coerenza e dell'identità politica. Pallante non ci sta e sbatte la porta, dimettendosi da coordinatore regionale di Fli e riconsegnando il simbolo al presidente Fini. «Così come non mi sono scomposto quando Berlusconi mi tolse il posto da parlamentare così non mi scompongo ora», ha dichiarato alle agenzie. E alla domanda se sarà ancora candidato nel listino maggioritario del centrodestra, vero nocciolo della questione, Pallante ha risposto affermando solo che conferma la sua presenza nel centrodestra. Almeno per adesso... Povero Pallante. Se diventerà comunista, per ripicca contro il tandem Berlusconi-Fini, avrà tutta la nostra comprensione.