Viabilità altomolisana, scontro tra l'amministrazione provinciale di Isernia rappresentata da Mike Matticoli e il partito comunista dei lavoratori di Tiziano di Clemente,
"Con riferimento al comunicato del sig. Tiziano Di Clemente - dichiara Matticoli - nel premettere che non vi saranno ulteriori repliche, la presente breve nota sol fine di ristabilire la verità dei fatti, atteso che il sig. Di Clemente non ha una buona memoria oppure omette (dolosamente??) di riferire determinate informazioni, nel goffo tentativo di screditare il sottoscritto e l’Amministrazione Provinciale tutta, ma andiamo per ordine, il sig. Di Clemente esordisce affermando che il sottoscritto in data 4 ottobre 2017 avrebbe tuonato e minacciato querele contro chi sollevava dubbi sulla stabilità del viadotto Sente, ebbene, il sig. Di Clemente omette di dire che il sottoscritto tuonava e minacciava querele contro chi (come lui in questo caso) diffondeva informazioni false e tendenziose, nella fattispecie a suo tempo fu duramente contestato e attaccato l’autore di foto false che ritraevano una falsa realtà e che erano volte a trarre in inganno gli utenti della rete e della strada, in particolare erano state diffuse foto (si ribadisce false) di piloni staccati dall’impalcato, ed è a questa notizia che furono minacciate querele e non ai legittimi dubbi sulla stabilità e sicurezza del viadotto che erano stati sollevati nei giorni precedenti e che non erano stati oggetto di contestazione da parte dell’Ente di Via Berta . Ci si chiede, come mai Di Clemente ha omesso di riferire questo dettaglio, tutt’altro che marginale? E’ vero, fino a qualche giorno prima del 29 agosto 2018 il sottoscritto ha rassicurato gli utenti della strada, in quanto, dai dati fino a quel momento in possesso della struttura tecnica della Provincia, le condizioni del viadotto non destavano preoccupazioni, considerato che in ben 12 anni l’implacato non si era più mosso di un centimetro. Quando invece, grazie all’ausilio del By Bridge messo a disposizione da ANAS, i tecnici della Provincia coadiuvati da un Ingegnere Strutturista specializzato, per la prima volta scendevano al di sotto dell’implacato e constatavano una criticità assolutamente invisibile da qualsiasi altra angolazione, certificando quindi che la struttura non era più da considerarsi sicura, la Provincia non ha esitato a chiudere il viadotto. Forse per Di Clemente era meglio aspettare i morti. Per la strada alternativa se Di Clemente ha da suggerire soluzioni migliori, siamo ben lieti di accoglierle, ma generalmente alcuni personaggi sanno solo sollevare problemi e non proporre soluzioni, così come emerge chiaramente in questo caso. Altre falsità sono quelle relative alla questione cantonieri, Di Clemente afferma di aver dimostrato che l’assunzione si poteva fare, ha però dimenticato oppure dolosamente omesso di riferire nel proprio comunicato che i giudici del Tribunale di Isernia prima, e della Corte d’Appello di Campobasso poi, non erano poi così d’accordo con la presunta soluzione proposta dal Di Clemente tanto che in entrambi i gradi di giudizio i ricorsi proposti dai cantonieri sono stati tutti rigettati. Ci si chiede ancora, perché Di Clemente ha omesso tale altro dettaglio? Ad avviso di chi scrive anche questo tutt’altro che marginale. E’ comprensibile, essendo arrivati i nodi al pettine, che Di Clemente, abbia forte imbarazzo a giustificare gli innumerevoli fallimenti con le persone che ha illuso fino ad ora garantendogli che “l’assunzione in Provincia (senza concorso) si poteva fare”, però di questo si deve assumere le sue responsabilità non può accusare altri dei propri fallimenti. A proposito di fallimenti, parlando di Lotto Zero, Di Clemente ed alcuni altri hanno querelato l’inquerelabile, finanche la giunta Brasiello nella sua interezza che alcun ruolo aveva rivestito nella questione lotto zero, anche qui una miserevole figura davanti al GIP del Tribunale di Isernia nel goffo tentativo di non far calare il sipario su una questione ormai acclarata, o forse per non far calare il sipario su se stessi, accuse assolutamente infondate e procedimento conseguentemente archiviato, gravando chiaramente di costi tutti i cittadini. Dall’anacronistico ed intempestivo comunicato del Di Clemente, emerge più che la volontà di aiutare i più deboli, una irresistibile necessità di stare a tutti i costi sotto i riflettori, di vedere il proprio nome scritto sui giornali, di stare sui media, di apparire in ogni modo, di far sentire ad ogni costo la propria presenza, null’altro. Di Clemente si spinge anche oltre, critica l’amministrazione e prova a dar elezioni su come amministrare, ma se è tanto bravo, perché non compone una lista e non si candida, perché non si sottopone al vaglio ed al giudizio delle masse che dice di rappresentare e, se riesce ad essere eletto potrà amministrare secondo la sua mente illuminata, potrà assumere chi vorrà senza concorso, però assumendosene le responsabilità, non solo a chiacchiere (come fa adesso), potrà creare strade e viadotti con la sola forza del pensiero, solo che come diceva il mio anziano nonno “le chiacchiere sono arte facile” amministrare, assumendosene le responsabilità, è ben altra cosa. Infine Di Clemente parla di fallimenti delle giunte locali. Beh, alla luce di quanto sommariamente esposto, i fallimenti stanno da ben altra parte, forse sarebbe utile se Di Clemente ascoltasse il celebre monologo di Salemme tratto dal film Cose da Pazzi."
Ma cosa aveva dichiarato tre giorni prima Di Clemente? Eccolo qui riportato dal suo profilo facebook
Era il 4 ottobre del 2017 quando Mike Matticoli, consigliere provinciale di Isernia delegato alla viabilità ed esponente della destra, nonché falco sostenitore del Presidente della Provincia Coia (PD), tuonava contro chiunque poneva in dubbio la sicurezza del viadotto Sente annunciando di aver sporto querele per “procurato allarme” (fonte per tutte le altre “Eco dell’Alto Molise-Vastese”). E aggiungeva che la situazione era “in continuo monitoraggio” . Insomma secondo lui tutto era a posto e… stiate sereni. E questo sino al 29 agosto ultimo scorso, peraltro già dopo il terremoto del 14 agosto: il consigliere Matticoli diffondeva ancora notizie rassicuranti sui quotidiani locali – testuale- : “Buone nuove per la viabilità che interessa Agnone. Lo ha annunciato il consigliere provinciale delegato alla viabilità Mike Matticoli. "Per i viadotti 'Sente' e 'Verrino' non ci sono rischi immediati”.
Parola di Mike Matticoli.
Sicché, a, dopo aver minacciato le sue infondate querele per “procurato allarme” e rassicurato tutti sino allo scorso 29 agosto, già l’11 settembre veniva constatato addirittura il pericolo di crollo del viadotto con conseguente chiusura !
Creando tutti gli enormi disagi a lavoratori pendolari e studenti per la interruzione dell’unico collegamento tra il Vastese e l’Alto Molise, segnatamente Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio. Peraltro proponendo un rimedio peggiore del male: “l’alternativa Istonia” (ex statale 86), una strada dissestata e pericolosa, che comporterebbe solo sperpero di denaro pubblico e perdite di tempo, mentre con minori fondi e tempi celeri si dovrebbe subito mettere in sicurezza il viadotto, assicurando modalità compatibili di utilizzo immediato.
Ma come ha fatto il consigliere Matticoli a passare in pochi giorni dal “sereni nessun rischio” al pericolo di crollo con chiusura? Peraltro a fronte di un “monitoraggio continuo” ?
Qualcosa non quadra: a noi pare evidente la mala gestio politica laddove si è omesso di prevenire a tempo debito tale situazione e se c’e qualcuno che può fare “querele” questi sono solo i lavoratori e gli studenti vittime del disagio rivendicando i danni, non il Matticoli.
E lo ribadiamo, come già fatto di fronte all’assurdo NO alla stabilizzazione degli ex cantonieri precari: che si dimetta non solo Matticoli e il Presidente, bensì l’intera amministrazione provinciale!
Ma il nodo di fondo rimane il fallimento totale di queste giunte locali e regionali di destra e del Pd, comitati esecutivi della borghesia, che rappresentano solo gli interessi del padronato locale.
Se l’amministrazione provinciale Coia-Matticoli (PD- Forza Italia) rifiuta la stabilizzazione degli ex operai cantonieri pur essendo possibile da subito come abbiamo ampiamente dimostrato, gettando la manutenzione stradale nelle grinfie della disastrosa privatizzazione, in danno sia al servizio che all’occupazione, l’attuale Giunta regionale di destra invece di preoccuparsi della messa in sicurezza di viadotti e frane, si è invece attivata in tempi record per sollecitare il “Lotto Zero” , una folle opera inutile e dannosa, 170 milioni per collegare soli cinque Km tra i bivii di Pesche e Miranda, con 8 viadotti e due gallerie, oltre 4 milioni per i progettisti tratti dal “Fondo coesione sociale”. “Coesione” con chi ? Il viadotto Sente ad esempio poteva essere messo in sicurezza da tempo, e già con una piccola parte di quei milioni pagati ai progettisti dell’inutile e dannoso “Lotto Zero” .
Il P.C.L. continuerà a battersi contro la disastrosa privatizzazione della manutenzione stradale voluta dalla Provincia di Isernia e continuerà perciò la battaglia per la stabilizzazione degli ex operai precari cantonieri, al fine di attrezzare un servizio pubblico di qualità e senza gli aggravi della disastrosi appalti a privati.
E così contro gli sperperi di risorse pubbliche come nel caso del “lotto zero”, per un piano locale occupazionale nel settore edile rivolto alle opere necessarie, a partire dalla messa in sicurezza di ponti, strade franose ed edifici scolastici sul territorio regionale.
Senza dimenticare che a fronte di questi rivendicazioni immediate occorre nel contempo costruire anche a livello locale la prospettiva del governo dei lavoratori, basato sulla presa di coscienza del proprio ruolo sociale, perché bussola dell’attività amministrativa diventino le esigenze sociali sul territorio e non gli interessi delle cricche borghesi del cemento e delle giunte al loro servizio, incompetenza e sciatteria a parte.