Dl fiscale, Toma: «Su sanità confermata norma contro il Molise»

Auspicabile a questo punto una verifica della maggioranza. La lega in Molise ha appoggiato la nomina di Toma e sul nazionale dice sì a questa norma che penalizza la Regione

16/10/2018
Attualità
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Dopo le dichiarazioni a caldo, rilasciate all'agenzia stampa Ansa, il presidente della Regione Donato Toma a bocce ferme ha commentato qualche minuto fa la decisione presa in finanziaria di dichiarare incompatibile le cariche di Governatore e commissario ad acta per la sanità. 

 "Qualche giorno fa - si legge nella nota di Toma- avevamo scoperto per primi l’intenzione del Governo di riprovare, per la seconda volta, ad inserire in un decreto legge - prima in quello “emergenze”, ora in quello “fiscale” – l’incompatibilità tra la carica di presidente di Regione e quella di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario. Avevamo con forza ribadito contrarietà e stupore verso una norma che va sostanzialmente contro il Molise, visto che altri territori non subiranno conseguenze significative.

Il presidente della Regione, sempre ché anche questa volta la norma sull’incompatibilità non venga stralciata dal Capo dello Stato, viene privato della facoltà di tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei molisani, che lo hanno democraticamente eletto. Ne prendiamo atto.

Non alzeremo barricate contro il nuovo commissario, ma saremo controllori inflessibili. Sulla salute non si scherza, né si può pensare di bypassare la volontà dei territori a forza di decreti legge che ignorano il voto dei molisani e le chiare prese di posizione del Consiglio regionale del Molise e della Conferenza delle regioni.

Una brutta pagina per l’autonomia delle regioni e per la democrazia del Paese".

Ora però ci sarà da capire, nelle prossime ore, quale sarà l'effetto finanziaria sulla tenuta della maggioranza di governo in Regione. La lega in Molise, in particolar modo la consigliera Mena Calenda, aveva difeso a spada tratta il ruolo del Presidente della Regione. Cosa che non ha fatto a livello nazionale appoggiando una finanziaria che di fatto ha detto sì a questa norma tanto voluta dal Movimento Cinque Stelle. Una verifica politica della maggioranza a questo punto sarebbe auspicabile. 

 

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