Campobasso, via Genova e la casa del crack. Calenda: stabile da mettere in sicurezza

Un degrado a pochi passi dai luoghi della politica in città. Comune e Questura già informati dei fatti

Vp
17/11/2018
Attualità
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"Ho appreso con preoccupazione la notizia dell’esistenza di una struttura in stato di abbandono in via Genova, frequentata quotidianamente da assuntori di sostanze stupefacenti. Una situazione allarmante visti anche i recenti fatti di cronaca nazionale avvenuti nelle ultime settimane e che hanno fatto registrare la tragica morte, nel quartiere San Lorenzo di Roma, della giovane Desireè, in un rudere abbandonato molto simile a quello che ormai a Campobasso viene denominata “casa del crack”".

La denuncia pubblica su facebook è della consigliera regionale della Lega Filomena Calenda. Si tratta di uno stabile in cui potrebbe succedere di tutto e dove è possibile vedere che le frequentazioni sono giornaliere. A due passi dai luoghi di potere della città: la Giunta Regionale, il palazzo della Provincia nella vicina via Roma. Campobasso bene e Campobasso pericolosa a due passi. 

"Un fatto ancora più inquietante- ha continuato la consigliera - se si considera che tale struttura è ubicata in pieno centro, zona molto frequentata da famiglie e bambine. Da notizie in mio possesso la Questura ha già effettuato delle verifiche e invitato il Comune ad abbattere o quantomeno a mettere in sicurezza lo stabile, in modo da vietare l’accesso ai tossicodipendenti. Bisogna agire celermente prima che sia troppo tardi, anche perché gli agenti all’interno dell’edificio hanno già individuato bottiglie utilizzate per fumare cocaina e altro materiale per iniettarsi eroina". 

Ora ci auguriamo che la cosa venga presa sul serio e che il Comune possa provvedere immediatamente ai lavori necessari. 

"Da consigliera regionale  - ha concluso Calenda -  mi assumo la responsabilità di farmi portavoce della problematica alle autorità competenti, con cui da lunedì mi metterò in contatto. Inoltre, solleciterò anche l’ente regionale affinché si faccia carico della questione. A mio parere credo sia indispensabile non sottovalutare quanto sta accadendo, abbiamo dinanzi agli occhi un luogo in cui quotidianamente i giovani si ritrovano per assumere droghe. Spero che quanto accaduto a Desireè sia da monito per tutti noi, chiamati a porre in essere azioni per contrastare tale fenomeno".

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