Il Consiglio regionale del 23 novembre 2018, recependo un ordine del giorno a firma dei consiglieri Antonio Tedeschi (relatore) e Andrea Di Lucente, ha impegnato il Presidente e la Giunta regionale a reperire al più presto fondi per sostenere le aziende colpite dall'alluvione dei giorni 19 e 20 novembre 2018 in base alla gravità dei danni che ogni singola azienda ha subito.
L'impegno si riferisce anche all'attivazione tempestiva presso il Governo nazionale per la dichiarazione dello stato di emergenza e il riconoscimento dello stato di calamità. Il tutto richiedendo lo stanziamento di risorse straordinarie necessarie per affrontare l'emergenza e per gli interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio. Altresì si è deliberato di istituire un tavolo con tutte le Autorità competenti sulla messa in sicurezza del territorio, a partire dai fiumi, per individuare le misure urgenti da adottare in vista della probabile intensificazione dei fenomeni atmosferici violenti. Il Governatore e la struttura regionale dovranno impegnarsi a raccogliere, attraverso i Comuni, l'elenco degli interventi necessari per la redazione di un piano di intervento per il contenimento del dissesto idrogeologico in base al grado di priorità dei singoli interventi.
"Si ricorderà - dichiara Tedeschi - che il territorio della regione Molise è stato colpito da avversità atmosferiche caratterizzate da precipitazioni di forte intensità che hanno provocato fenomeni franosi, esondazioni di corsi d'acqua, danneggiamenti ad edifici, ad aziende, ad opere di difesa idraulica, ad infrastrutture viarie e ad attività agricole, artigianali, commerciali e comunque produttive, in particolare nella provincia di Isernia. I danni maggiori sono avvenuti a causa delle esondazioni dei fiumi Carpino e Volturno e di numerosi corsi d'acqua secondari con allagamenti e rottura di argini. Vi sono state gravissime conseguenze nella zona industriale di Carpinone-Pettoranello, con ingenti danni alle strutture e alle attività produttive, per giunta le uniche che erano riuscite a sopravvivere alla crisi economica e che adesso si vedono infliggere un colpo mortale.
I settori agricolo e zootecnico hanno subito pesanti ripercussioni con numerosi imprenditori che hanno visto distrutti i terreni coltivati nel Venafrano, così come le stalle, perdendo diversi capi di bestiame, attrezzature, scorte di foraggio, compromettendo la produzione per il prossimo anno. Il principale problema è legato alla manutenzione degli argini dei fiume alla messa in sicurezza del territorio per il quale anche la Regione può adottare misure più efficaci e fare pressioni sulle altre istituzioni (Province, autorità di Bacino, Consorzi, Unione dei Comuni) affinché facciano la loro parte. La situazione di emergenza, per l'intensità dei danni, non è fronteggiabile con gli ordinari mezzi a disposizione degli Enti locali interessati. Non va sottaciuto che per quanto possano esservi risorse nella disponibilità degli Enti locali, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, queste risultano essere bloccate dal Patto di Stabilità. La discussione è stata più volte integrata con dichiarazioni del Presidente e chiarimenti del consigliere Tedeschi e si è conclusa con l'impegno di attivare politiche e strumenti per il ripristino dell'equilibrio ambientale e per la sicurezza del territorio". L'Ordine del giorno è stato votato a maggioranza. Vi è stato voto contrario da parte del Gruppo dei 5 Stelle e di quello del PD.
Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri del Movimento 5 stelle che denunciano: "Ancora una volta siamo stati costretti a uscire dall'aula. Per l'ennesima volta sono stati calpestati i diritti delle minoranze e dei cittadini. La maggioranza ha presentato un ordine del giorno che impegna il presidente ad attuare le procedure per fare richiesta dello stato d'emergenza, a livello nazionale, per i territori della provincia di Isernia colpiti da alluvione: si tratta solo di un impegno di facciata, se prima non si attiva lo stato d'emergenza a livello regionale".
"Il tema - spiegano i portavoce M5S in Consiglio regionale - anche se ha cambiato ancora una volta l'ordine dei lavori, è sicuramente urgente e, proprio per questo, non ci siamo tirati indietro nella discussione. Tuttavia il MoVimento 5 Stelle non si presterà mai ai finti impegni, quindi si è attivato per ottenere un intervento che dia concretezza all'azione di tutto il Consiglio regionale. Abbiamo proposto un emendamento per chiedere lo stato d'emergenza a livello regionale, un atto determinante per dare concretezza allo stato d'emergenza nazionale. Ma la maggioranza lo ha bocciato, per poi riproporne uno praticamente identico, che noi abbiamo comunque deciso di votare per rispetto nei confronti dei cittadini colpiti dal disagi. Quando, però, gli abbiamo fatto notare la loro schizofrenia politica, è arrivato il colpo di scena finale: hanno ritirato l'atto che avevano firmato poco prima, immaginiamo per una banale ripicca politica. Questo è un modo infantile di gestire il proprio ruolo politico. E se a questo si unisce anche una cattiva gestione dell'aula, in cui non c'è rispetto per le minoranze - concludono i portavoce M5S - è chiaro non ci sono i presupposti per una discussione democratica dei temi davvero importanti per i cittadini. Noi non possiamo accettare tutto questo in silenzio."