L'Istituto nazionale di Assicurazione Infortuni sul lavoro ha pubblicato i dati delle denunce di infortunio ricevute da gennaio a ottobre 2018. Con profondo dispiacere leggiamo che in Molise si è registrato, rispetto allo scorso anno, un incremento pari al 3,9% distinguendo gli infortuni in itinere da quelli sui luoghi di esercizio dell'attività lavorativa. In aumento, purtroppo, anche gli infortuni con esito mortale. Tre in più rispetto al 2017. E' evidente che non bastano solo azioni punitive indirizzate a quanti non rispettano le regole della sicurezza. Sempre più spesso i datori di lavoro, i lavoratori autonomi, i professionisti, gli artigiani risparmiano proprio sulla sicurezza. La pressione fiscale costringe a dover fare delle scelte e con profondo rammarico apprendiamo che i tagli effettuati nelle imprese e in tutti i luoghi di lavoro sono finalizzati sempre ad incidere negativamente sulla sicurezza. E' necessario che il Ministero delle politiche del lavoro si attivi al più presto per garantire la tutela e la vigilanza della regolarità della sicurezza dei luoghi di lavoro e che si prevedano campagne di sicurezza. E' nostro dovere promuovere iniziative che non solo sensibilizzino, ma informino e formino i lavoratori tutti, alle regole della stessa incolumità. Bisogna investire sulla prevenzione. In un paese civile la prevenzione è socialmente ed economicamente più utile della cura. Sarebbe necessario, dunque, classificare le aziende in base alla valutazione dei rischi di incidente e su questi pianificare l'attività di prevenzione. Si potrebbe pensare di investire una parte delle sanzioni comminate, durante i sopralluoghi di vigilanza da parte degli organi competenti, per un'adeguata e specifica formazione e informazione i cui destinatari siano proprio i lavoratori e datori di lavoro.
Filomena Calenda