Il senatore Di Marzio dorme in Senato, il pentastellato ora vittima del sistema del web creato proprio dai Cinque Stelle

Sul profilo personale dell'inquilino di palazzo Madama e in qualche gruppo fb dove è stata postata la notizia arrivano massacratori e difensori

Viviana Pizzi
14/12/2018
Attualità
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Nella giornata di ieri su whatsapp ha iniziato a girare un video. Lo aveva ripreso il senatore Pd Matteo Richetti. Commentandolo così: "dovevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, Deve essergli rimasta sullo stomaco e si sono appesantiti". Il fatto era riferito al collega molisano del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Marzio. Il quale durante una discussione del Pd si era appisolato. 

Il campobassano pentastellato non ha smentito il video e ha risposto così: Ebbene sì, lo ammetto: sono fatto di carne ed ossa, sono umano. Dopo una notte intera trascorsa a lavorare sui provvedimenti che sarebbero arrivati in Commissione Salute l'indomani mattina, ho ceduto. Anche perché in quel momento, in Aula, le argomentazioni del PD contro il Decreto Anticorruzione avevano un effetto soporifero.

Ma come i pentastellati dovrebbero sapere bene, perché è un sistema che hanno vissuto stando all'opposizione, davanti a un tale evento il web non perdona affatto. E direttamente dal post di Di Marzio sono arrivati molti commenti che hanno condannato il gesto insieme a chi ha difeso comunque l'esigenza di un pisolino. Tra i difensori, come potrete vedere, soprattutto sostenitori del Movimento. 

Più feroci i commenti su un articolo postato nel gruppo facebook Molisespia che vi proponiamo con infografiche. 

Non avevamo pubblicato la notizia prima dello scatenarsi del web perché non ci sembrava di  utilità sociale. Già in passato chi ora si indigna aveva visto i propri rappresentanti al parlamento dormire. Di Marzio non sarà né il primo né l'ultimo. Ma è certo vittima in queste ore di un web indignato su cui lo stesso Movimento Cinque Stelle in passato aveva costruito la sua base elettorale. Ora che il Movimento e i suoi rappresentanti sono diventati "parte del sistema da loro stessi contestato" bisognerà trovare una controstrategia per fermare la  macchina infernale che loro stessi hanno creato. 

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