L’Autoservizi Cerella S.r.l. di Vasto (Chieti) è salva: assemblea straordinaria dei soci, a Lanciano, per ricapitalizzare la società di trasporto pubblico locale.
Per la prima volta entrano a far del CdA, che sale da tre a cinque componenti, anche i privati con Alfonso Di Fonzo, nominato vice presidente, e Natascia Di Carlo, consigliere.
Tua S.p.A., socio pubblico con il 51,58 per cento di capitale sociale, ha ricapitalizzato con 500 mila euro, in assemblea è intervenuto il presidente Tullio Tonelli.
Tpl per 1,7 milione km, 43 autobus la flotta, “Cerella serve un territorio già colpito da drammi”, sottolinea ilpresidente Angelo Pollutri, soddisfatto per aver centrato l’obiettivo di salvare i posti di lavoro per 70 dipendenti,“domani saranno pagati gli stipendi”.
Il Consiglio di amministrazione è così composto: i confermati di nomina pubblica Angelo Pollutri, presidente, e Nicola Buontempo, consigliere; i nuovi ingressi: Annamaria De Fabritiis, consigliere, di nomina pubblica, e come rappresentati dei vettori privati Alfonso Di Fonzo, nominato vice presidente, e Natascia Di Carlo, consigliere. Il neo vice presidente Di Fonzo e le consigliere De Fabritiis e Di Carlo hanno rinunciato alla indennità prevista per la carica.
Confermato il collegio dei revisori dei conti: presidente Domenico Giardino, componenti Maria Rachele Perrozzi, Verino Cardarelli.
A tal proposito Paolo Sallese della FILT CGIL dichiara che:
"L'accordo è stato di buon senso e necessario per la salvaguardia immediata delle retribuzioni e per evitare di portare i libri contabili in tribunale ed il conseguente fallimento".
Ma subito dopo osserva che "Resta la criticità legata ad una governance politica di un CDA che certamente ha fatto errori che hanno contribuito a portarci fin qui. Serve una inversione di rotta urgente.
e annuncia che "Noi della FILT CGIL alle 12 saremo ricevuti dal Prefetto insieme ai vertici aziendali, a quelli di TUA SPA ed ai vertici regionali per ricevere risposte concrete ed ufficiali su quale futuro si intende garantire alla società, a chi vi lavora ed all'utenza che fa uso di detti servizi di tpl"
E continua. "Non si può non cercare di comprendere da una parte i motivi che hanno determinato questo risultato economici negativi, ma dall'altro accettare in capo a chi stanno le responsabilità. L'impiego di soldi pubblici regionali, ovvero dei contribuenti abruzzesi impone sotto tutti i profili l'obbligo di capire le responsabilità ed agire di conseguenza. Chi ha sbagliato è giusto che sia messo nella condizione di non potersi ripetere, tanto vale begli ambienti regionali e tanto in quelli aziendali"