Manovra, ok della Camera con 313 sì: tra le misure impopolari la tassa di ingresso per la città di Venezia

Occhionero (Leu): il Molise è stato completamente penalizzato da Salvini e Di Maio

Viviana Pizzi
30/12/2018
Attualità
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La manovra di bilancio per il 2019 è approvata alla Camera.  Infatti con 313 sì e 70 no è stata approvata la legge di bilancio che prevede molti cambiamenti per l'esercizio finanziario dello Stato italiano. Il dibattito si è allungato nella notte e si è chiuso alle 16.30 di oggi con una seduta fiume per evitare l'esercizio provvisorio, che avrebbe messo in seria difficoltà il governo gialloverde, che ha dovuto approvarla a colpi di fiducia, metodo che aveva contestato soprattutto il Movimento Cinque Stelle quando a usarlo era la maggioranza di centrosinistra.  Hanno votato contro Forza Italia e Fratelli d'ItaliaNon hanno partecipato al voto Pd e Leu. Alla proclamazione del risultato, abbracci tra il premier Conte e i ministri. Di Maio si dice 'soddisfattissimo'. 

Nelle dichiarazioni di voto, scontro Lega-Fi. Per gli azzurri, 'è una legge contro gli italiani'. 'La macelleria sociale è iniziata con la legge Fornero del governo Monti che voi sostenevate', la replica del Carroccio. 'E' una manovra pericolosa', per i Dem. 'Non c'è cambiamento, potevano scriverla Renzi e la Boschi', ha attaccato la Meloni.

I comuni italiani temono i tagli ai servizi.  Tra i provvedimenti più impopolari, soprattutto nel settore del turismo la novità venuta fuori oggi ossia la tassa di ingresso per chi vuole visitare Venezia che di fatto sostituirà la tassa di soggiorno. E non è tutto. Non piace nemmeno il taglio alle pensioni con più di 1500 euro, definite pensioni d'oro. Ora il testo approvato alla Camera dovrà essere sul tavolo del Presidente della Repubbblica Sergio Mattarella per la firma che la trasforma definitivamente in legge. Fassina di LeU non aveva dubbi: meglio l'esercizio provvisorio che avrebbe garantito la democrazia. Soddisfatti Lega e Cinque Stelle: abbiamo approvato la manovra del popolo. 

Sulla manovra appena approvata è tornata a esprimersi l'onorevole molisana Giuseppina Occhionero di Leu che è uscita dall'aula al momento della votazione in linea con quanto deciso dal suo partito di riferimento. 

Appena qualche mese fa – ha ricordato la parlamentare – il Molise sembrava diventato fondamentale per il destino della nazione, tanto che qualcuno lo aveva paragonato all’Ohio. Poi – ha aggiunto l’onorevole Occhionero – passate le elezioni ai molisani sono rimaste solo le promesse di Salvini, Di Majo e di tutti quelli che sono venuti a fare passerella elettorale nella nostra regione e che ora sono tornati ad ignorarla”.

Secondo l’esponente dell’opposizione, oltre al totale disinteresse manifestato verso il Sud, nei confronti del Molise c’è anche l’aggravante di voler ‘silenziare’ l’informazione: “Il Molise – ha spiegato l’onorevole Occhionero – oltre ad essere ignorato dal Governo di Lega e Cinque stelle, ora rischia anche di rimanere senza voci libere e autorevoli e per questo – ha aggiunto – ho presentato un ordine del giorno per tutelare le tv locali, il pluralismo dell’informazione e centinaia di posti lavoro. Se Di Maio e Salvini si sono dimenticati dei molisani e non si occupano dei problemi del Sud noi – ha concluso Giuseppina Occhionero – ci batteremo affinché il Molise continui ad avere voce e difenderemo i nostri diritti

 

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