Politica e 2019, la grande incognita: sarà l'anno della morte definitiva del centrosinistra?

Con l'arretramento di Forza Italia rischiamo di perdere anche il rappresentante al parlamento europeo. Importanti test elettorali a Campobasso e Termoli per le amministrative.

Viviana Pizzi
02/01/2019
Attualità
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Se il 2018 è stato importante per la politica molisana, con le elezioni regionali e molisane, che hanno cambiato completamente il volto alla rappresentanza locale in parlamento, il 2019 non sarà da meno. 

QUI ELEZIONI EUROPEE

Nuovi importanti impegni elettorali attendono i molisani. Le date non sono state ancora decise, ma sappiamo già che si tratta delle elezioni europee e amministrative che coinvolgono molti dei principali comuni della nostra regione. Per le elezioni che porteranno a Strasburgo il Molise spera di avere ancora una voce autorevole all'interno del parlamento europeo. Gli ultimi dieci anni è toccato all'europarlamentare Aldo Patriciello rappresentare i molisani in Europa. Entrambe le volte è stato eletto con la coalizione di centrodestra e nel collegio del Sud Italia che comprendeva anche i voti campani e calabresi. che nelle scorse tornate elettorali sono stati decisivi per l'elezione del politico di Venafro. 

Riuscire a confermare questo risultato è importante per il Molise, se nel frattempo non sopraggiunge un altro corregionale capace di conquistare uno scranno europeo. Ma sarà facile come nel 2009 e nel 2014? Le premesse politiche della coalizione di Forza Italia, partito al quale appartiene, non sono delle più favorevoli. Se i berlusconiani nel 2009 e nel 2014 erano il partito leader del centrodestra ora non è più così. Dal 2018 il primo partito del centrodestra è la Lega di Salvini. Schieramento con il quale Patriciello non sembra voler traslocare, dopo aver categoricamente smentito voci che lo volevano pronto al grande salto. Il partito forzista è ai minimi storici in questo momento. E' al di sotto del 10% nei sondaggi. Se il Molise perdesse il suo rappresentante in Europa gli scenari di isolamento potrebbero addirittura peggiorare. 

QUI AMMINISTRATIVE: CAMPOBASSO 

Le amministrative sono un altro banco di prova dei partiti nel 2019. In particolare le elezioni comunali di Campobasso e Termoli, i centri più grandi interessati dalla tornata. Campobasso si presenta con un centrosinistra totalmente rivoluzionato. Assessori disarcionati dal sindaco Battista pronti a saltare sul carro del centrodestra. E il Movimento Cinque Stelle che si affida alle comunarie per scegliere quale sarà il candidato che tenterà di fare di Campobasso un altro capoluogo di regione a 5 stelle. Tra i più accreditati restano Roberto Gravina, Luca Praitano e Simone Cretella i probabili candidati a sindaco. Il centrosinistra probabilmente sceglierà tutto dopo le elezioni primarie del Partito democratico previste il 3 marzo e che vedono tra i competitor Vittorino Facciolla, Michele Durante e Stefano Buono. Solo successivamente si deciderà se riconfermare la candidatura di Antonio Battista oppure scegliere le primarie. Nel centrodestra invece si fanno sempre più insistenti le voci di candidatura di Salvatore Colagiovanni, in giunta Battista fino a sabato scorso. Quota Lega o quota moderati? Questo probabilmente lo sapremo presto. Intanto la campagna acquisti della Lega si è fermata da quando nel partito di Salvini a livello locale campeggia la battaglia tutta al femminile tra le consigliere regionali Aida Romagnuolo e Filomena Calenda. Con Luigi Mazzuto, il coordinatore regionale e assessore, che dovrebbe fare da arbitro ma che lui stesso è sceso in campo contro la capogruppo Romagnuolo togliendole anche la carica di coordinatore regionale.

QUI AMMINISTRATIVE: TERMOLI  

Forza Italia in Molise resta un partito di riferimento in consiglio regionale e questo dovrebbe influire anche nelle candidature alle comunali. A Termoli la situazione per il centrosinistra è ancora più critica. Il sindaco Angelo Sbrocca è in picchiata di consensi. I termolesi sembrano non volerlo più soprattutto per non aver condiviso con il popolo la scelta di realizzare il tunnel. Anche qui le candidature verranno decise dopo le primarie del Pd. Sulla costa il Movimento Cinque Stelle potrebbe fare il colpaccio grazie a Nick di Michele. Un consigliere comunale che ha portato consensi ai pentastellati che lavorando con il regionale Valerio Fontana, potrebbe portare a delle comunarie di tutta forza. E il centrodestra? A Termoli c'è la battaglia aristocratica tra l'elite rappresentata da Michele Marone e un centrodestra più popolare che potrebbe chiedere all'ex sindaco Antonio Di Brino di scendere in campo in prima persona per l'organizzazione della tornata elettorale e perché no anche rimettersi in campo personalmente. 

QUI AMMINISTRATIVE ALTRI COMUNI 

Tra i comuni altomolisani interessati alla tornata elettorale spicca quello di Pescopennataro. Gli altri mediamente grandi che pure torneranno alle urne sono Campomarino e Santa Croce di Magliano. Importante anche il test di Filignano dove l'attuale presidente della Provincia Coia potrebbe lasciare il passo. In seguito alle elezioni comunali qualora gli attuali presidenti delle province molisane non dovrebbero essere confermati come amministratori potremmo trovarci anche davanti allo scenario di nuove elezioni provinciali ma solo per decidere la carica di presidente, 

Insomma un altro anno importante che potrebbe significare due cose: o il definitivo tramonto del centrosinistra oppure l'inizio della sua rinascita partendo proprio dai comuni. 

 

 

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