Come promesso il presidente della Regione, Donato Toma, torna in aula di consiglio regionale stamattina comunicando quali sono le nuove deleghe assessorili. Un po più leggere delle precedenti. Infatti il presidente della Regione tiene per se protezione civile, enti locali e personale che prima erano di delega altrui. Tra quelle che si è già riassegnato anche la delega alla sanità, settore che però in questo momento è nelle mani della struttura commissariale.
Prima di leggere le deleghe, Toma ha fatto anche un discorso politico sulle news circolate sulla crisi e sulla maggioranza. Sulla stampa che si è sbizzarrita a dare notizie in merito, fino a chi ha avuto la faccia di criticare attraverso i social network e soprattutto una giusta sferzata a chi, tramite profili fake, dice la sua sulla politica molisana come ormai avviene da dieci anni. Toma, su proposta della consigliera Fanelli ha poi proposto un minuto di silenzio in memoria del sindaco di Danzica assassinato Pawel Adamowicz.
Ma veniamo nel dettaglio all'assegnazione delle deleghe che chiude, di fatto, la riattribuzione semestrale che Toma aveva già programmato. A se ha avocato, oltre alle funzioni previste dal presidente della Giunta, anche queste: politiche comunitarie, cooperazione internazionale, bilancio, agenzie e partecipate, comunicazione, ricostruzione post sisma, protezione civile, enti locali, personale, riforme istituzionali e sanità (anche se il settore è in mano alla struttura commissariale).
Al vicepresidente della Giunta Vincenzo Cotugno spettano: Attività Produttive e Sviluppo Economico, semplificazione dei processi burocratici, e internazionalizzazione delle imprese e cultura.
All'Assessore Nicola Cavaliere vanno le politiche agricole e lo sviluppo agroalimentare, programmazione forestale, caccia e pesca, tutela dell'ambiente e del suolo. Al collega di partito Roberto Di Baggio invece Iacp, istruzione e formazione, Università e ricerca e formazione.
Al leghista Luigi Mazzuto toccano politiche della famiglia, politiche del lavoro, politiche sociali, politiche per l'immigrazione e tutela dei consumatori. Infine a Vincenzo Niro sono andate lavori pubblici e viabilità, infrastrutture, sistema idrico, sport e impiantistica sportiva, e demanio.
Rivisto anche il ruolo del sottosegretario Quintino Pallante ma non per decreto ma per comunicazione. Curerà i rapporti tra il presidente della Giunta e il consiglio regionale, curandosi di fare rapporti periodici tra le due strutture, esaminare le proposte di legge del consiglio regionale, rispondere alle interrogazioni che gli delegherà il presidente, e rappresentare il presidente della Regione nel rapporto con la Svimez.