Asili violenti, le riflessioni e la provocazione di Serena Di Sabato, docente della scuola elementare di Agnone

"Propongo di mettere le telecamere anche nelle nostre case, per vedere quanti figli vivono nell’aridità affettiva e culturale"

Maria Carosella
19/01/2019
Attualità
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I nefasti fatti accaduti in una scuola pubblica dell'infanzia della provincia di Isernia hanno suscitato orrore e spavento, sdegno e rabbia in tutta Italia. In molti invocano l'installazione delle telecamere nelle scuole. I maltrattamenti ai bambini in una scuola pubblica oltre all'orrore ha aperto un dibattito tra istituzioni e cittadini che fa emergere come in una stessa realtà possano coesistere più facce della stessa medaglia

Il presidente della provincia di Isernia Lorenzo Coia in una sua dichiarazione relativa agli orrendi fatti accaduti mette in evidenza: "fermo restando la condanna per le immagini diffuse dagli organi di polizia, va sottolineato che, accanto a questi deprecabili episodi, dei quali dobbiamo tenere alta la guardia, vi sono la maggioranza di azioni positive di docenti, istituzioni scolastiche, enti locali, che quotidianamente operano per garantire quel diritto costituzionale alla istruzione per conseguire un pieno e consapevole diritto di cittadinanza ai futuri cittadini della Repubblica".

Il dibattito coinvolge la scuola italiana e molti sono i docenti che intervengono. Serena Di Sabato docente della scuola elementare di Agnone in una riflessione pubblica, allarga l'ambito della discussione sui maltrattamenti ai minori. Provocatoriamente suggerisce l'installazione delle telecamere anche in tutte le famiglie con bambini piccoli.I maltrattamenti ai minori in percentuali elevate avvengono in primis all'interno delle famiglie e questo di certo non assolve o giustifica la violenza dei comportamenti delle docenti della scuola in provincia di Isernia ma fa riflettere sull'opportunità di agire per la risoluzione del problema su più fronti a partire da un dialogo costruttivo e la collaborazione in tutti quei luoghi dove i bambini dovrebbero sentirsi al sicuro e ricevere amore, attenzioni e sapere, per essere degli adulti migliori

 Le riflessioni di Serena:"Propongo di mettere le telecamere anche nelle nostre case, per vedere quanti figli vivono nell’aridità affettiva e culturale, in case piene di “profumi e balocchi”, piene di orpelli e devices tecnologici e vuote di umanità, di gentilezza, di comprensione. Le metterei anche nelle nostre case, in cui i figli sono costretti a sentire gli insulti dei genitori, reciproci, e verso lo straniero, verso l’omosessuale, verso il mendicante. Case in cui non si insegna il rispetto fraterno, ma la competizione, non la gioia del condividere ma l’arroganza dell’accumulare. Case in cui il crocifisso è un regalo di nozze, ma il pane quotidiano sono insulti e bestemmie. Anche questa è violenza sui minori, ed è ancora più dannosa, poiché subdola agli occhi di chi la esercita e delle vittime. E lascerà danni nell’anima. Per sempre" #stayhuman #costruiamouomini #violenzasuiminori #telecamerenellescuole"

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