Dare maggiore voce alle autorità locali e regionali nella definizione delle politiche dell'Ue, al fine di migliorare la legislazione e renderla più efficace, fare ricorso al metodo della “sussidiarietà attiva” inteso quale valore aggiunto della legislazione dell'Ue a vantaggio dei cittadini e come strumento in grado di dare maggiore titolarità delle decisioni dell'Unione negli Stati membri: è la raccomandazione che le autonomie regionali e locali rivolgono alla Commissione europea alle prese con il Programma 2019. Il tema, con diverse sfumature e con particolare riferimento alla politica di coesione, è stato affrontato nel corso del convegno ”Future of Europe – Dì la tua sul futuro dell’Europa”, che ha avuto luogo oggi a Roma, presso la sede del Cinsedo.
Fra i relatori, Donato Toma, presidente della Regione Molise e membro del Bureau del Comitato europeo delle Regioni.
Toma ha posto l’accento su due questioni cruciali per il futuro delle regioni meridionali: riequilibrare il gap tra Nord e Sud d’Italia, attuare una politica di grandi investimenti infrastrutturali.