Femminicidio, la criminologa Francesca Capozza diffonde il "Decalogo salva donna"

Il ricorso ai Centri Antiviolenza, ad Isernia è possibile dal Lunedì al Venerdi mattina presso l’Ufficio di Piano in Comune 389/4451838

Francesca Capozza
05/02/2019
Attualità
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Alla luce dei recentissimi, nonché quotidiani, eventi di cronaca nera a danno delle donne, esitanti, in una escalation di violenza, in femminicidi, gli studi Criminologici hanno ben individuato nel “Decalogo Salva-donna”, campanelli d’allarme che consentano alla donna  di tutelare se stessa ed i propri figli da forme di violenza multifattoriale: psicologica, sessuale, fisica, economica, relazionale.

L’Osservatorio dei Comportamenti e della Devianza, della Cattedra di Psicopatologia forense del criminologo Dott. Mastronardi dell’Università di Roma “Sapienza”, ha stilato nel 2007 il seguente elenco comportamentale decisivo per la donna, affinchè possa intercettare i comportamenti ed atteggiamenti a rischio nel partner, divenirne quindi consapevole, ed attivarsi a fronteggiarli. Li riporto, sottolineandone la necessità di massima attenzione e diffusione:

1) Non permettere che ti isoli forzatamente dalla famiglia e dagli amici, denigrandoli e sradicandoti da un terreno affettivo amicale di riferimento;

2) Evita il controllo non oculato e produttivo della spesa, ma per finalità diverse dal reale risparmio, ovverosia come controllo della persona (oppressione economica);

3) Osserva nel tuo partner eccessivi e frequenti cambi di umore anche minacciosi con un ossessivo continuo denigrare la tua attività, il tuo aspetto, il tuo abbigliamento, deridendoti in pubblico o in privato;

4) Presta attenzione all’eccessivo controllo dei tuoi percorsi, delle tue telefonate e delle amicizie;

5) Guardati dalla insana e tormentosa gelosia anche verso le amiche;

6) Sappi dire di “no” in modo chiaro e sereno se serve a creare confini sani. I troppi “si” creano autorizzazione a monopolizzarti;

7) Sta attenta alle colpevolizzazioni verso la tua persona in relazione a tutto ciò che accade in casa, nonché per il proprio stress e per le proprie frustrazioni;

8) Presta attenzione se vi sono ripetute intimidazioni verbali (minacce, parolacce), o non verbali come buttare a terra oggetti, per poi evolvere verso strattoni e spinte, che però ben presto possono evolvere in schiaffi, pugni e calci (il 31% degli Omicidi di donne sono commessi da mariti o fidanzati), il 66% delle persone sono uccise dal partner con una pistola, il 40% degli abusi sono commessi durante la prima gravidanza (fattore di rischio). La seconda causa di morte delle donne incinte è l’omicidio (ONU 12.10. 2006),;

9) Attenta ai comportamenti persecutori. (= Stalking o Sindrome delle Molestie Assillanti es.: telefonate anonime, sms, e-mail, vandalizzazioni, violazioni di domicilio, spiare, sorveglianza ossessiva della propria abitazione o sul lavoro;

10) Attenzione alle provocazioni continue per poi giungere alle liti, nonché alle strumentalizzazioni del figlio allo scopo di penalizzare il partner.

La donna ad oggi ha importanti strumenti di difesa personale e giudiziaria. Il ricorso ai Centri Antiviolenza, ad Isernia ad es. aperto dal Lunedì al Venerdi mattina presso l’Ufficio di Piano in Comune 389/4451838, alle Associazioni contro la violenza sulle donne (Es. “Ti amo da morire onlus”- Sportello d’ascolto dal Lunedì al Venerdì dalle 15 alle 18 al numero verde 800642328), nonchè la cruciale possibilità di tutela e denuncia presso tutti gli Organi di Sicurezza presenti su Territorio

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