Manifestazione sindacale Roma. Fanelli PD:Meno realtà virtuale, più #FuturoalLavoro.

10/02/2019
Attualità
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Micaela Fanelli

17 min · 

Meno realtà virtuale, più #FuturoalLavoro.

Una manifestazione bella, colorata, determinata, quella di ieri a Roma promossa dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, scesi in piazza per chiedere più sviluppo e maggiore confronto sulle politiche economiche e sociali.

All'indomani dei nuovi dati sull'economia italiani diffusi dalla Commissione Europea, che attestano per il nostro Paese la crescita più bassa dell’intera Unione, è ormai lampante che per invertire la rotta non bastano gli spot elettorali di Salvini e Di Maio, ma infrastrutture materiali e sociali, interventi concreti per lavoratori e pensionati, per i giovani, la crescita ed i diritti sociali.

Soprattutto, serve prendere coscienza delle nefaste conseguenze che arriveranno dalla sciagurata riforma del regionalismo differenziato, che rischia di generare una secessione delle regioni più ricche ai danni di quelle meridionali, in netto contrasto con la nostra Costituzione e le politiche europee incentrate invece sulla coesione e sulla solidarietà territoriale dell’Unione. 
Un rischio che incombe sull'intero Sud Italia, in particolar modo per il Molise, per il quale, auspico, domani si assumano impegni precisi, in occasione della prima visita istituzionale nella nostra regione del Presidente del Consiglio Conte, sul quale grava l’onere di fornire al nostro territorio non solo retorica politica, ma risposte urgenti e realistiche.

Prima tra tutte, torno personalmente a ribadirlo con forza, la posizione del Governo sul regionalismo differenziato, che se attuato come richiesto dalle più grandi regioni del Nord, strapperà l’Italia in due, depauperando il Sud di risorse essenziali, decretando così l’implosione del servizio sanitario nazionale, della scuola e dell’Università, degli investimenti per il welfare e per le infrastrutture sociali.

Per questo, in qualità di rappresentante istituzionale del nostro territorio, chiedo che il Primo Ministro assuma precise responsabilità nei confronti di tutti i molisani: un patto per lo sviluppo sorretto da risorse certe e dedicate, che garantisca maggiori investimenti e maggiore attenzione per i lavoratori da troppo tempo esclusi dai processi produttivi e più futuro per i nostri giovani.

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