Il Pcl tuona: "Aboliamo l'attività venatoria"

Il segretario regionale Di Clemente: “Una pratica stupidamente violenta che mette a rischio le persone”

di Alessandra Decini
25/11/2011
Attualità
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ISERNIA. Prima il 51enne di Pozzilli, poi il 76enne di Pietrabbondante. Due incidenti maturati in ambito della caccia. Due uomini colpiti a morte perché scambiati per cinghiali. Ed ecco che il coordinatore regionale del Partito Comunista dei Lavoratori insorge e chiede l’abolizione dell’attività venatoria. “L’ istanza – dichiara Di Clemente - nasce dall’esigenza di affermare un principio elementare di civiltà. Un nuovo e corretto rapporto tra l’uomo e la natura, partendo dal rifiuto di una pratica stupidamente violenta contro gli animali che porta ad ucciderli per sport”. Di qui la speranza in una mobilitazione popolare, che spinga le istituzioni preposte a rivedere la normativa in materia. Il Pcl invoca “un intervento urgente al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone”. Ed avanza delle proposte concrete. “La Regione – dice Tiziano Di Clemente - deve adottare un provvedimento, straordinario ed urgente, di sospensione della caccia. Tutti i sindaci del Molise devono allinearsi predisponendo un’ordinanza di sospensione di tale pratica, ex art. 54, per i propri territori. Infine, le due Province di Isernia e di Campobasso sono chiamate ad attivarsi a tali scopi”. Secondo il Pcl tali provvedimenti sono necessari e dovrebbero rimanere in vigore “quanto meno sino a che non sia garantita la sicurezza della vita umana a fronte delle attività venatorie. Il tutto nel contesto dell’auspicata mobilitazione per l’abolizione definitiva della caccia”. * TRATTO DAI FATTI DEL NUOVO MOLISE

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