E’ considerato il consiglio di amministrazione straordinario più difficile della storia di Finmeccanica, quello che potrebbe segnare la fine dell’'era Guarguaglini'. Il destino del colosso italiano della Difesa sarà deciso dalla riunione fissata per domani pomeriggio alle 16 nella sede di piazza Montegrappa. Sulla scia dello scandalo sulle presunte tangenti frutto di commistioni tra i vertici della holding e politici, l’uscita di scena di Pierfrancesco Guarguaglini viene data per inevitabile anche se il presidente tiene duro e ritiene che siano state violate le sue competenze. Il Cda potrebbe revocare le deleghe a Guarguaglini che, così, rimarrebbe un presidente sfiduciato senza più alcun potere decisionale ma con la sola rappresentanza legale della società. A farsi largo nella lista dei papabili alla guida della conglomerata è Vito Gamberale, amministratore delegato del fondo F2i. Ma, tenuto conto del suo trascorso professionale (da Telecom ad Autostrade), difficilmente il manager potrebbe essere disponibile a ricoprire solo l’incarico di presidente. Un’altra opzione, quella più estrema ma forse anche la più probabile, vede le dimissioni di almeno quattro consiglieri che così azzererebbero l’intero cda. A questo punto, però, a lasciare non sarebbe il solo il leader storico ma anche l’ad Giuseppe Orsi. L’uscita di scena di Guargaglini tuttavia potrebbe non essere così pacifica visti i toni della lettera che il numero uno del gruppo ha inviato ai consiglieri in vista del vertice dai quali sembrerebbe non accettare uno svuotamento dei poteri. A tirarsi fuori dalla corsa per il vertice di Finmeccanica, dopo l’ad delle Ferrovie Mauro Moretti, ieri è stato Franco Bernabè presidente esecutivo di Telecom, il cui nome è circolato nei giorni scorsi: "C’è ancora tanto lavoro da fare a Telecom Italia", ha spiegato Bernabè. Davvero poche chances sembra avere invece Guido Venturoni, che in qualità di consigliere anziano ha presieduto il cda del 14 novembre scorso al quale Guarguaglini, già travolto dalle polemiche, decise di non presentarsi.